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Tutti Fenomeni – Nuovo Album Privilegio Raro (a cura di Elisabetta Amistà)
Pulsante, degno di nota in un universo musicale vasto tanto da far sembrare ogni brano di comune
pensiero, anticipandone addirittura lo sviluppo armonico.
Questo lavoro musicale è diverso, rimane un punto raro di lodevole ingegno musicale in cui le parole vanno
oltre il “comune ascolto”, cosa non da poco nel genere in questione. Privilegio raro è musica per chi va
oltre, il piatto con cui viene servito il testo accompagna ogni singola parola con le note appropriate non
quelle con cui ci si aspetterebbe ma insolitamente un ritmo arrogante, pungente, a tratti quasi vittima di
quella ripetizione ritmica che ne sottolinea in maniera sempre intelligente e geniale l’emozione che ne
scaturisce.
E’ la musica che non ti aspetti che ti prende nella testa e poco a poco fa nascere quell’interesse che ti
prende e non ti lascia più. Non si ricerca neanche la vocalità originale che va bene così, voce comune
quella di Giorgio Quarzo Guarascio che però rimane perfetta unione col testo e l’accento del verso. Il ritmo
martellante eppure ogni volta mai scadente nel già sentito unito al testo che si fa ascoltare e non si perde
tra mille inutili ripetizioni vuote a se stesse. Difficile quel difficile che cattura e diviene originale e luce in
una marea di produzioni commerciali. Rendere commerciale un lavoro interessante è un “privilegio raro”
Come raro l’utilizzo di sonorità azzardate tra di loro quasi che la noia sia la fobia dell’artista e quando lo
punge un po’ più forte lo induce a porre come antidoto la continua ricerca curiosa verso modelli e generi
musicali disparati e, l’ innegabile talento musicale, alla indiscussa riuscita dell’ amalgama mai strabordante
e puntualmente comunicativo : in magia con la musica.
La scrittura ha una firma indelebile (cosa altrettanto rara di questi tempi musicali) che graffia fino al
profondo del cuore e della mente. Una follia generosa che pervade all’ascolto già la prima volta.
Si è parlato di romanticismo nella percezione di questo lavoro musicale che stenterei a chiamare tale, ma
soprattutto malinconia ironicamente gestita da genialità pura.
Se in brani come Diabolik del precedente Album “Merce Funebre” si cambia aspetto totalmente da vero
trasformista e si nutre di frasi musicali ripetute a cui contrappone il testo del moderno Diabolik che da
supereroe schiva le sfide più ovvie della vita trovandone comunque la speranza in un risolutore tramonto
quasi una promessa alla Rossella O’Hara per i giorni a venire, in Antidoto alla morte,
“Sesso come antidoto alla morte” sono parole che potrebbero avere un significato quasi banale in un altro contesto ma Giorgio Quarzo Guarascio punta il dito su quella pulsazione di vita che si aggrappa graffiando il proprio guscio
interiore, affamando la mente di tutta quella voglia di passione di cui la vita stessa si nutre.
In Privilegio raro l’evoluzione musicale e la maturazione insita in essa ne fanno scaturire la forza in un
linguaggio che riesce ad essere convincente con poche parole inserite in un contesto ritmico di forte
impatto all’ascolto complice la voce del cantautore, strategicamente inserita con precisi incisi che arrivano
dritti al punto.
Un lodevole lavoro musicale per la sottoscritta che ne apprezza in maniera totale, nella sua interezza e
globalità, la ricerca sonora e ne conferma il valore musicale.
Elisabetta Amistà