Electrowave di Vanterrania: una fantastica follia sonora è online.
Un album ricco di brani, ben tredici tracce di musica elettronica che si diversificano per impasto sonoro, dal noise alla sperimentazione ipnotica.

TRACK 1

Data Wave è un remix, quasi nove minuti di disturbi sonori che sfidano il timing, con degli archi sintetici che fanno a cazzotti con un giro di chitarre distorte soffocate.

TRACK 2

Elektro ci porta direttamente ad un’altra dimensione sonora, molto più standard, ma non troppo, dobbiamo fare i conti con pad volutamente invadenti, timbri 8 bit a tratti aleatori e intrecci ritmici che in sordina si fanno strada tra improbabili contrappunti.

TRACK 3

Cube mette in loop una sequenza estremamente ipnotica di hi-hats che duetta con un synth bass e raggiunge frequenze bassissime al limite dell’udibile.
Dove siamo? In quale dimensione? In un programma esistenziale di Matrix?

TRACK 4

Guardrail 
ti fa sentire angosciosamente in bilico, sul ciglio della strada, con la macchina che sta per precipitare, ma si mantiene ancora in equilibrio.
Se non erro, uno dei suoni usati viene da “Massive” della Native Instruments, che esegue una singola nota a ripetizione. Il loop è sempre uguale, ma si arricchisce di elementi con il proseguire della traccia, ma non solo, ad un certo punto, si “toglie” anche all’arrangiamento, pur mantenendo la stessa ritmica e armonia, scarnificata, che non ha bisogno di niente, si impone, trasformando una pochezza devastante in maestosità.

TRACK 5

Con Metal Industry ci fiondiamo in un noise interessante, tra dodecafonia, metal destrutturato e l’industrial più becero.

TRACK 6

Power Plant è pura follia mascherata da normalità, un toccasana per le nostre orecchie audiofolli.

TRACK 7

Temptation sembrerebbe un brano di musicoterapia, le frequenze giuste per guarire dalla banalità, la tentazione che ci conduce alla libertà.

TRACK 8

The Gold Factory torna a destrutturare il rock, rendendolo una caricatura industriale di se stesso, il tutto vincolato in un loop angusto e distruttivo.

TRACK 9

Fortuity tocca corde low-fi coniugando schitarrate aleatorie a un arranger retrò a briglia sciolta.

TRACK 10

The Pine cambia registro con un impasto hi-fi, a tra dupstep e un’industrial estremamente minimale.

TRACK 11

Electrowave , ed eccola la title-track! Non solo una title-track, ma una traccia-manifesto che ribadisce il genere musicale di cui fa parte.

TRACK 12

The Rip Off mescola il noise alla colonna sonora, un’overdose ipnotica di tic sonori.

TRACK 13

Parkland chiude l’album in una diarrea chitarre riverberate, annegate in ambienti immaginari, fino quasi ad annullarsi in un boato di materia sonora indistinta, il tutto in contrasto con una ritmica estremamente regolare, dall’inizio alla fine. Potrebbe avere anche un messaggio filosofico: dietro alla confusione, all’incertezza, al delirio, al baratro, possiamo aggrapparci ai punti fermi, facendo sì che in un modo o nell’altro, riusciamo nel giungere a termine. Che sia così questo mondo dell’esistenza? Questo parco assurdo che è la vita? Quattro minuti come le quattro fasi vitali: nascere, crescere, invecchiare, morire.

Electrowave di Vanterrania: una fantastica follia sonora è online, ascoltatelo immediatamente.


“Electrowave” di Vanterrania: una fantastica follia sonora
“Electrowave” di Vanterrania: una fantastica follia sonora


INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

Giovanni Brancati “alias” Vanterrania, nato a Scicli (RG) il 14 Ottobre 1975, vissuto nel Catanese, diede inizio al proprio percorso artistico come chitarrista fine anni 80, cimentandosi verso la ricerca di nuove sonorità. Egli così iniziò un percorso di sperimentazione basato sull’uso di sequencer, synth e chitarre.

DIVERSE INFLUENZE

La voglia di creare e sperimentare nuovi suoni ha portato l’artista a comporre diversi album “colonne sonore”, tra cui ricordiamo (“Mysterious” ed “Electronix” entrambi del 2016, “Galaxies” e “Two Bells, Vol. 1 e 2”, del 2017). In questi album Vanterrania ha fatto prevalere un uso dell’elettronica alquanto psichedelico, un uso dell’elettronica tanto contaminato dall’influenza di diversi stili musicali, ossia punk, rock, industrial ed ambient.

Presentazione di “Electrowave”

“Electrowave” è stato suonato con sequencer, synth e nella maggior parte dei brani con chitarra, facendo prevalere soprattutto sonorità elettroniche ed ambientali. E’ un disco che fonde tanti generi musicali e dimostra la versatilità di questo artista siciliano. Il 15 Gennaio 2020 viene pubblicato “Electrowave” e distribuito nei principali “digital store”. Vanterrania inizia e conclude l’intero disco, nel proprio studio di registrazione del Catanese.

Electrowave

Data di rilascio: 15 gennaio 2020

Genere: electro/ambient/industrial

Label: auto-produzione

Link per l’ascolto:

Youtube: https://www.youtube.com/playlist?list=OLAK5uy_kw_YsP4uLUPq2niBOhtxPdDa-64DJPRXY

Spotify: https://open.spotify.com/album/35SGK1zMFxt3etTt26T0CV

Itunes: https://music.apple.com/us/album/electrowave/1495092247

Amazon: https://amzn.to/30HdwgV

Googleplay: https://play.google.com/store/music/album/Vanterrania_Electrowave?id=Bxqg4np3r4ocqpeshqtrie3rouq

Track list:

01) Data Wave (Remix)
02) Elektro
03) Cube
04) Guardrail
05) The Metal Industry
06) Power Plant
07) Temptation
08) The Gold Factory
09) Fortuity
10) The Pine
11) Electrowave
12) The Rip Off
13) Parkland


Socials-website:

Facebook: https://www.facebook.com/GiovanniBrancatiOfficial/

Twitter: https://twitter.com/Vanterrania

Website: http://vanterrania.altervista.org/

Official blog: http://giovannibrancati-vanterrania.blogspot.com/

Electrowave di Vanterrania: una fantastica follia sonora è online.

 


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