Recensione
Salve audiofolli, ecco il singolo che vi farà ritrovare la vostra “vera dimensione”.
L’autore Francesco Aubry dice basta, non ci sta, parte per Marte e se la gode, guardando surreali tramonti lontano dalla Terra, un mondo che per i sani di mente non è più sopportabile. A partire dalla musica: in radio spopolano “i cantanti delle radio nazionali con le basi tutte uguali”, non ci resta che emigrare.
Ma in un altro pianeta. “I tramonti su Marte” è un gran bel pezzo.
Ottimo missaggio, voce cristallina, ritmo cadenzato, bpm di media velocità, una batteria corposa che si sposa perfettamente a una chitarra acustica ritmica. Bellissime armonie, soprattutto nel ritornello e non mancano i synth che si sposano al brano cantautorale senza snaturarlo.
Trovata piacevole, la voce che annuncia il lancio nello spazio. Abbiamo proprio voglia di ascoltarci e riascoltarci questo brano, adesso accendiamo la navicella, partiamo e non rintracciateci, grazie!
INFORMAZIONI AGGIUNTIVE (Comunicato stampa)
Pronto per il lancio e a entrare in orbita il nuovo singolo dell’artista Francesco Aubry, “I tramonti su Marte”, in uscita Venerdì 06 Dicembre in radio, Spotify, iTunes e tutti i principali stores digitali!
A distanza di pochi mesi dal lancio dell’album “Lontano da quì”, il poliedrico musicista Cuneese ripropone il concept della fuga interiore estremizzandolo con un visionario viaggio su Marte, tra terre desolate e tramonti blu. Il brano è un vero e proprio connubio tra elettronica dal sapore anni ’80 farcita di sequencer e sintetizzatori analogici e cantautorato Italiano, con chitarre acustiche incalzanti che accompagnano un testo diretto e scorrevole; il singolo sarà accompagnato da un successivo videoclip.
Francesco è un polistrumentista a tutto tondo e cura in prima persona la registrazione di ogni strumento delle sue tracce, forgiando arrangiamenti ricercati ma spesso sorprendentemente radiofonici con ritornelli orecchiabili che attingono a piene mani dal classico cantautorato Italiano.
“I Tramonti su Marte” esce Venerdì 06 Dicembre
In “I tramonti su Marte” è evidente questo mix di sonorità che guardano al passato.
In qualche modo proiettano in un presente che propone qualcosa di diverso dalle attuali tendenze musicali da classifica dove trap e hip pop la fanno da padrone.
Francesco Aubry, Napoletano di nascita ma cresciuto nella provincia di Cuneo, è stato dapprima un tastierista molto attivo nei live della scena Torinese specializzandosi negli anni nel riproporre il sound di mostri sacri come Pink Floyd e Doors.
LINK UTILI
Video teaser del singolo: https://www.youtube.com/watch?v=LTrxU8LuZ7g
Sito web: www.francescoaubry.com
Canale Youtube: https://www.youtube.com/channel/UClv-yb8efLoy4d1mDa5FGJg
Profilo Instagram: www.instagram.com/francesco_aubry
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/cekkomusic
Link Spotify: https://open.spotify.com/artist/0zGzsjcYSjI8sTmxEUG08m?si=Mai7JX8bSdWazhtSna8haQ
APPROFONDIMENTI
La direzione segnata con questo singolo e già in qualche modo anticipata dal precedente “1985” è chiara e rispecchia l’attuale pensiero di Francesco: “…non mi pongo mai obiettivi troppo definiti sullo stile da adottare; l’amore per le sonorità vintage e i sintetizzatori analogici che mi accompagna da sempre sta emergendo in maniera sempre piu’ prepotente, ma non escludo nel prossimo futuro di poter realizzare qualcosa di piu’ acustico con pianoforti, chitarre rock e organi Hammond ispirati a band e autori Italiani o British degli anni 60-70. Sono alla costante ricerca del giusto equilibrio tra entrambe le influenze e al momento è una bella lotta che vede a fasi alterne prevalere l’una sull’altra…credo che la chiave sia essere sempre coerenti con se stessi e la musica che in qualche modo ci suscita emozioni, senza confinarsi dentro specifici stili musicali…e poi così è piu’ divertente!”.
Lyrics (testo)
I tramonti su Marte
Ho cambiato la mia vita
Per restarmene da parte
Ho viaggiato tra le stelle
Per rinascere su Marte
Abbandono il mio passato
Per sentirmi un po’ più forte
Traccio nuove coordinate
Per sfidare la mia sorte
Ho svuotato la bacheca
Dalle maschere di quelli
Che si mostrano filtrati
Rilassati e sempre belli
Ho bandito le stazioni
Delle radio nazionali
Che propongono cantanti
Con le basi tutte uguali
Sulla terra, non ritorno più
Preferisco, guardare i tramonti su Marte
Che qui sono blu, e ritrovo
Le mia vera dimensione
Preferisco questo mondo
Senza i segni del passato
Lentamente sto guarendo
Da ogni torto e ogni peccato
Non provate a rintracciarmi
Non provate mai a cercarmi
Non occorre ritrovarsi
Se non siamo più gli stessi
Sulla terra, non ritorno più
Preferisco, guardare i tramonti su Marte
Che qui sono blu, e ritrovo
Le mia vera dimensione