Salve audiofolli. Siete stufi della solita trap? Delle solite canzoni sanremesi, reggaeton, oppure dei metallari di cantina e insomma, di tutte quelle tendenze musicali mal espresse che spesso ci suonano stantìe e a tratti fastidiose?  Bene, dovete ascoltare assolutamente il cantautorato dubstep-rock degli Haze Illumina , un trio di Torino che con il loro album Appartenenza esplode quattordici cartucce con grande potenza e pulizia. Andiamolo ad analizzare con una recensione particolareggiata, nel nostro consueto ed amato track by track. 

Appartenenza ( 1 ) – Sin da subito la title track che con una dubstep acidissima, parte subito un drop dirompente e si succedono strofe e ritornelli con cambi armonici convincenti, un cantato espressivo con un timbro vocale underground degno di gruppi come “Bluvertigo” i “La Sintesi” o artisti, magari poco conosciuti, ma eccelsi, come Francesco C. 

Come vento ( 2 ) – Bpm più contenuto, ma di certo il risultato non è meno “maledetto” del mood generale dell’album. Bellissimo il duetto tra i due timbri, quello maschile, quello femminile e gli altri interventi corali.

Fuori di qua ( 3 ) – Acido, ballabile, melodico, potente, elettronica, pop e rock si fondono in un indie futuristico e allo stesso tempo vagamente new wave. Il tutto in…”armonia ed equilibrio”, per citare il testo del brano. 

Haze illumina ( 4 ) – Ci introduce al brano, un intro lugubre, dark, gothic e marcia senza impedimenti con atmosfera epica, trionfale e vittimistica allo stesso tempo, sempre in bilico tra un estremo e l’altro. Ma…”l’importante è farsi trasportare”.

Siamo sole  ( 5 ) – Potrei sbagliarmi, ma ad essere utilizzata per tutto l’album, potrebbe essere la drum machine di Logic Pro X, con programmazione electro dubstep, una delle mie preferite. Non l’avevo mai apprezzata così tanto con questa “pasta” di chitarre e questo brano risulta essere spaziale, accogliente, potente e fuoco in divenire. 

In volo ( 6 ) – Potremmo tranquillamente accendere play, ascoltando questo brano, mentre iniziamo una sessione di videogame dove pilotiamo aereo ad alta quota, sensazione perfetta.

Intorno a te ( 7 ) – Racconti di vissuti interiori e quotidiani, sfoghi personali misti ad un virtuosismo elettronico tra contrappunti effettistici di livello. Sia sul piano strumentale, sia sul piano del testo.

La fenice ( 8 ) – Metafore efficaci a profusione, ritmo trascinante, sound in continuo mutamento, il tutto in un mantra di filosofica imponenza.

La molteplicità ( 9 ) – Uno dei brani più particolari dell’album, invenzioni elettroniche che si fondono piacevolmente a un sitar “ubriaco”. Gli intrecci vocali si fanno sempre più complessi e “sperimentali”.
Tutto è più pieno, ossessivo, appunto…molteplice!

La ragione mente ( 10 ) – Già Pascal diverso tempo fa affermava: “la ragione conosce ragioni che il cuore non conosce” e Haze Illumina ce lo ribadiscono con quest’opera musicale, che la ragione mente, è un nostro limite. E se la ragione mente, un rap energico e furioso, sentenzia le cose come stanno: la legge è l’Universo.

La regina ( 11 ) – Siamo quasi alla fine dell’album, ma le canzoni non perdono un colpo.
Sempre tirate al massimo. Altro che “Regina di cuori” dei Litfiba. Questa “Regina” degli Haze Illumina, viaggia come un treno scatenato e folle.

Narayana ( 12 ) – Questo brano esce decisamente fuori dal coro. Un intro che sembra tratto da un altro progetto, ma poi si rientra di nuovo nei canoni, ma con nuove influenze.
Interessante il connubio delle chitarre non distorte, con una ritmica vagamente “beat anni Sessanta”, ma con l’immancabile timbro elettronico. I cori che eseguono note lunghissime: incantevoli tappeti.
Il piano effettato finale con delay psichedelico risulta essere un’ottima coda.

Pandora ( 13 ) – Penultimo brano per questo esplosivo progetto, con trovate bizzarre, come i cori vagamente ecclesiali che si fondono a tutto il resto che già conosciamo. Fossero tutte così le “preghiere”, tutti mediterebbero per liberarci dai mali del mondo.

Resilienza ( 14 ) – Parola usata e abusata nei social, sta letteralmente a indicare la capacità di un materiale di assorbire un urto senza rompersi. Qui assume un altro contorno: la musica e la danza, un gesto di eleganza. Un altro mantra, un altro input per crescere, evolverci, migliorare.
E se il ritmo è dubstep – rock , beh, pratichiamola questa “resilienza”, ancora più volentieri.

Haze Illumina - Appartenenza
Haze Illumina – Appartenenza

COMUNICATO STAMPA / INFORMAZIONI AGGIUNTIVE

L’album, in uscita Martedì 17 Dicembre, è composto da 14 brani dalle sonorità che richiamano generi musicali che vanno dalla breakbeat al rock, passando per il Pop italiano. I brani di APPARTENENZA sono realizzati con una base di sintetizzazioni strumentali, solo le chitarre elettriche sono incise in studio. Le voci sono state registrate separatamente presso lo studio Punto V di Luca Vicini “Vicio”. Da un background ampio di generi d’ispirazione sono nate composizioni non convenzionali e difficili da etichettare. Sicuramente hanno anch’esse degli ispiratori, il maestro Franco Battiato è uno di questi, infatti HAZE Illumina ha all’attivo due sue cover ‘’Shock in my town‘’ e ‘’La realtà non esiste‘’. I testi di APPARTENENZA hanno un unico filo conduttore che è la ricerca e la comprensione del vuoto che tutti appagano con un credo. Chi siamo noi senza un credo ben preciso? I contenuti si ispirano all’esaltazione di noi stessi (dell’io). Il progetto HAZE Illumina nasce nel lontano 1994 da un’idea di Alessandro e Giuseppe. Nel 2014 dopo un lungo periodo di incubazione composero il brano OMBRE DI POLVERE. Inizialmente sarebbe dovuto essere un semplice singolo, ma in realtà è stato l’inizio di una lunga serie di creazioni, di brani e di videoclip. Nell’estate del 2016 nacque l’idea dell’album SCIAMI DI LIBELLULE disco di 8 tracce decisamente diverso dai primi lavori per quanto riguarda testi e musiche, un’idea ispirata dalla grande invasione di libellule che capitò quell’anno a Torino. Infine nel 2018 è iniziata la composizione di APPARTENENZA. La parola HAZE significa nebbia o offuscamento, simbolizza la difficoltà che ogni individuo vive e che nasce dalle proprie abitudini e insegnamenti. Mentre la parola Illumina rappresenta la ricerca continua della verità. La band è costituita da Giuseppe (autore dei testi e voce solista), Alessandro (compositore musiche e seconda voce) e Serena (terza voce).

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