I DUE BUGIARDI”PER”(ep,autoproduzione)
Il duo di cui parleremo oggi è davvero insolito;ed è autore di una musica quantomeno curiosa,divertente,scanzonata,ma che offre anche degli spunti di riflessione.
Fin dalla presentazione stessa,si deduce che I due Bugiardi sono davvero un progetto anticonvenzionale,ironico(nella bio si leggono dichiarazioni come”il nostro chitarrista è a Guantanamo perchè ha preso a revolverate un pacchetto di wafer” oppure”le ragazze sono sempre attratte dai batteristi,e noi siamo molto invidiosi:per questo registriamo tutto con una drum machine”che danno l’idea dei personaggi!),che si diverte a giocare con un sound prevalentemente elettronico,ballabile,ma non privo di spunti pop e che facciano pensare.
L’ep,che potete scaricare gratuitamente su bandcamp, è quindi una piccola sorpresa,anche un po’ “misteriosa”dato che non si sa l’identità vera dei componenti,e a volte nemmeno se sono effettivamente in due,dato che in alcune foto sono anche in quattro,ma col volto “mascherato”da foto di Tinto Brass e altri personaggi del mondo dello spettacolo!).
Che di ironia dissacrante si tratti,non vi è alcun dubbio,fin dal primo pezzo chiamato”Antenna”:neanche due minuti in cui si sente chiaramente la voce di Emilio Fede(!)registrata durante uno dei suoi folli sproloqui televisivi,squarciata da un breve intermezzo musicale,un dialogo electro-funk tra basso e tastiera elettronica.
E l’elettronica,dicevamo,la fa da padrone in questo ep:”La ballata di Collodi”è difatti un pezzo influenzato dal technopop degli anni ’80,molto ballabile,con delle tastiere catchy. La storia che viene raccontata è una rivisitazione di “Pinocchio”,ambientata però ai nostri tempi,in cui viene ricordata anche la famosa dichiarazione di Andy Warhol,ovvero che “nel futuro,ognuno sarà famoso per 15 minuti”;come succedeva per “Il paese delle favole”dei Nomadi,in cui le vecchie fiabe prendevano vita nell’attualità,perdendo tutta la loro innocenza e speranza,anche qui Pinocchio,Lucignolo e gli altri protagonisti del famoso racconto di Collodi,traghettati ai giorni nostri,hanno dei comportamenti ben poco edificanti(”Pinocchio scrive sul suo blog racconti post-moderni/si buca le vene e va a tutti i concerti”recita una parte del testo.)
“Fratto T”,a metà tra indie e computer music orecchiabile,prosegue con la dissacrazione dei luoghi comuni,con i suoi intermezzi”televisivi”che fungono da intro,e una melodia cantabile,pop destrutturato e ricostruito a proprio piacimento.
“Boyscout”è un perfetto pezzo di pop elettronico,dotato di un testo non banale,senza tralasciare il sorriso(o il ghigno?) sulle labbra(“veloce e rapida la gente intorno a te/un miscuglio di eresie/miglia che separano dal mare/basta far la sottrazione(….)clonazioni di politici e maiali/che tanto poi alla fine è lo stesso”):un brano anch’esso ballabile nel suo incedere(come buona parte del disco).
Una velata malinconia solca “Per non pagare i debiti”,come un’improvvisa collisione tra un sound sixties rivisitato in maniera fantascientifica e il Battiato più pop degli ’80;degno di nota anche il testo,completamente diverso dagli altri del disco,con una certa vena poetica sottile(“Comprami un mazzo di sogni/una raccolta di segni/che li voglio regalare ai partigiani in pensione”).Interessante il contrasto tra la melodia sempre orecchiabile,dettata dalle tastiere,e le inquietudini delle liriche:per questo motivo,forse è quello che preferisco del disco.
Una sorta di vena rock,mischiata però a sonorità da rave(e da accenni”videogame”),appare in “Semi al vento”,un riuscito amalgama di influenze electro,che è come un lampo improvviso che si spegne dopo pochi minuti;come anche per il brano precedente,emerge il lato meno scanzonato dei Due Bugiardi,e quello più”introspettivo”,sempre però alla loro maniera.
Il lavoro dei due bugiardi si chiude con “Pinocchio remiscelata”,che non è altro che un remix de”La ballata di Collodi”.
Pur non essendo un fan sfegatato del genere proposto(e in generale delle sonorità elettroniche moderne),riconosco che i due bugiardi hanno delle grandi qualità,quella di scrivere canzoni orecchiabili che rimangono impresse,e la volontà di rompere gli schemi,mescolando vari generi musicali all’interno dello stesso pezzo;se a queste caratteristiche,uniamo anche la voglia di non prendersi troppo sul serio,il quadro non può non risultare positivo. Le idee ci sono,la voglia di sperimentare anche,quindi anche ampi margini di miglioramento,essendo anche un gruppo nuovo e “giovane”;siamo curiosi di sentire le prossime nuove canzoni dei due bugiardi,magari in un disco a lunga durata,chissà cosa tireranno fuori la prossima volta…..
Intanto,in coda segnaliamo anche il video
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