THE CLEOPATRAS “La maledizione del faraone” (Ammonia records)
Parlare delle Cleopatras è per me un grande onore: ho sempre ammirato questa band, ed ho avuto anche la fortuna di vedere queste agguerrite ragazze toscane dal vivo tanti anni fa, agli inizi della carriera (conservo gelosamente anche il primo EP, acquistato all’epoca e ricordo una conversazione con la chitarrista sul suo modello di Fender Jaguar-se non ricordo male…ma questi sono dettagli da fan!).
Oggi il ritorno di questo gruppo mi fa felice:”La maledizione del faraone” arriva dopo due anni di gestazione per la gloriosa Ammonia,ma si può dire che l’attesa non è stata vana!
Il garage beat/R&R delle ragazze è come sempre variopinto, e se vogliamo, oggi ancor più ricco di sfumature: scopriamo insieme queste undici nuove tracce.
“Heavy bananas” apre il disco facendo il pieno di fuzz:un iniziale mid-tempo che si trasforma in un infuocato e conciso rock & roll, tra Link Wray,i Seeds e i Troggs, con l’attitudine sbarazzina delle nostre in evidenza;anche “Apple pie” è un tassello energico,con delle belle chitarre ruvide ed una sezione ritmica compatta,su cui svetta una bella melodia accattivante,tra beat e power punk.
“When I was a boy” ci porta via come un tornado rock&roll, mentre “Here comes the martians” evoca mondi “spaziali” ed ufo,ma sempre nel sacro fuoco del garage beat;”Sunny days” gioca tutto su originali chiaroscuri ed una melodia che si ficca in testa,tra Ramones,primi Who e surf punk ruvido.
“Walk like an egyptian” è il classico delle Bangles,rivisto in una riuscita versione garage,addirittura meglio dell’originale (mille volte meglio!), mentre “pole surf” è uno strumentale che sembra uscire da un’oscura b-side di un polveroso 45 giri dei primi anni ’60,con una bella dose di fuzz chitarristico letale in evidenza.
Le ultime quattro tracce sono tutte in italiano:si parte con la scatenata ed ironica“Pazzo”,storia di un fidanzato fuori di testa! (“il mio ragazzo è tutto pazzo/ed io non so liberarmi di lui” dice il simpatico ritornello).
Anche “Casanova” è una traccia divertente,che sa di anni ’60 e vintage beat,e anche “Luigi luigi” segue quest’attitudine,con un fiammeggiante organo in evidenza che detta le danze;riuscito finale affidato a “La mondina”,il celebre canto di protesta,rivestito per l’occasione di vibrante sonorità garage!
Un ottimo lavoro,fresco e frizzante,che sa di entusiasmo e vera passione:si fa ascoltare tutto d’un fiato e non appena si finisce,si ha subito voglia di ricominciare….inchinatevi dunque davanti alle regine italiane del rock & roll:le Cleopatras sono tornate e sono qui per regnare!
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