SCARLET’S WALK”Transparency EP”(mashhh! Records)
Oggi vi parlerò di un duo proveniente da Trento;sono gli Scalet’s Walk(ovvero Linda Franceschini e Luca Lorenzi,ma con la partecipazione del produttore Marco Ricci,responsabile del “tappeto sonoro”),un progetto che potremmo definire”pop elettronico minimalista”e che risulta essere godibile e di grande fascino.
Le 5 tracce dell’EP sono spesso riconducibili a quel filone chiamato”synth pop”,ma sovente incorporano anche diverse altre influenze…andiamo adesso a spulciare la tracklist!
“Intrusion”è una brevissima introduzione di nemmeno un minuto che è il perfetto antipasto del disco:tra delicate ambientazioni elettroniche,si stende la voce sognante di Linda,che incatena l’ascoltatore con le sue melodie.
“Flowers in my soul”è un perfetto esempio di synth pop,come dicevamo poco fa:la melodia orecchiabile è sposata perfettamente ad un background elettronico dai risvolti perfino”ballabili”,ma non banali;la bella voce femminile crea irresistibili melodie….inutile dire che il brano ha la stoffa della hit.
“White waterfalls”continua un po’ sulla linea del brano precedente;ma se su”Flowers…”traspariva qualche influenza”eighties”,qui siamo dalle parti di un’elettronica più”moderna”,anche se non meno interessante.
Difatti è un altro pezzo che ti fa muovere il culo,ed anche questo potrebbe essere un singolo di successo,probabilmente perfetto per i dancefloor “alternativi”;la voce di Linda qui è lievemente riverberata,come sempre dolce e delicata,bellissima….e il suo cantato squisitamente”pop”si fissa in testa per non uscirne più.
“Laws of art”è un brano più insolito,in cui l’elettronica prende sentieri più rarefatti,quasi darkeggianti:i synth e le tastiere sembrano disegnare un tappeto leggermente più inquieto….e anche quando arriva Linda,la melodia c’è ed è sempre al centro dell’attenzione,ma stavolta in maniera differente,più onirica che nelle precedenti canzoni….è il lato più sperimentale degli Scarlet’s walk,senza rinunciare alla forma canzone(qua e là appaiono anche piccole parti ambient,appena accennate).
“Green Mind” ripercorre trame più”dance”,anche se in versione decisamente moderna:e comunque non si rinuncia mai ad atmosfere rarefatte che fanno capolino qua e là.
L’atmosfera è decisamente ipnotica,ma seducente:per gli amanti del genere questo pezzo è sicuramente una traccia da gustare con attenzione…..ma anche per gli altri ci sono spunti notevoli, perchè si respira un’aria di relax e di freschezza(anche quando i beat elettronici suggeriscono di alzarsi e ballare di nuovo).
Le restanti tracce dell’EP non aggiungono molto a quanto detto sopra,perchè sono i remix di brani già ascoltati precedentemente…anche se in realtà si denota la volontà di “ripercorrere”i brani,di darne una personale interpretazione(a seconda del remixer che li prende in mano…e questo non è poco,dato che raramente nei remix si percepisce l’anima di chi li produce!):”white waterfalls”in versione”smoker’s remix”è una maniera diversa ed originale di intendere il brano,qui in una versione “da club”e quindi decisamente danzereccia,anche se il mood è traghettato su un’atmosfera scura e ombrosa(anche la durata del brano è esplicita,dato che oltrepassa i 6 minuti).
Stesso discorso,più o meno per le 2 versioni remix di”Flowers in my soul”:la prima,denominata”casa del mirto remix”è molto dance(ma senza strafare,e senza perdere di vista la melodia e la forma) e moderna,perfetta per le discoteche(ma appare anche un tappeto synth-chitarristico che fa molto disco anni ’80)e nonostante questo,la voce di Linda non è sommersa dagli strati elettronici,anzi viene risaltata(anche se in maniera differente rispetto all’originale,complice la differente”direzione”del remix);molto bella la parte centrale in cui wha wha”filtrato”e mood”orchestrali”dialogano,creando un’atmosfera ariosa.
Il secondo remix,ad opera di Nicola Belli,è più”estremo”e tagliente,in quanto il pezzo si trasfigura e si trasforma quasi completamente;l’atmosfera da”club”ritorna,stavolta in maniera più prepotente….non si rinuncia però totalmente alla melodia di Linda che a metà pezzo torna normale(anche se”filtrata”)per una breve citazione del brano originale…per il resto siamo dalle parti della dance più ossessiva e ripetitiva.
Comunque,la sensazione riguardo le 5 tracce di questo EP è positiva:gli Scarlet’s Walk dimostrano di essere abili confezionatori di canzoni moderne,che piaceranno anche a chi-come me-di solito non mastica troppa elettronica;ribadisco i complimenti alla cantante,che sa creare un’atmosfera distesa tra l’onirico e il sognante,tutto condito in salsa “Nuova”e moderna…ma non da meno sono i tappeti elettronici creati in sottofondo,che sono di grande suggestione.
Quindi non ci resta che aspettare un lavoro a più lunga durata che siamo sicuri confermerà le buone,anzi ottime,cose già espresse in questo mini.