1) Quali sono le vostre principali influenze musicali? E i vostri dischi preferiti?
Le influenze sono davvero molte e diverse sia per genere che per periodo storico e per ogni membro del gruppo. Non lo abbiamo mai nascosto, le nostre influenze da cui prendiamo ispirazione derivano anche da quello che abbiamo vissuto in passato a livello musicale per riversarlo in questo progetto cercando di trarne il massimo avendo come riferimento naturale lo stoner, il noise, l’alternative rock e metal di stampo più che altro americano west-coast e gran parte della scena grunge anni ’90. Istintivamente ci avviciniamo a questi generi molto spesso senza neanche rendercene conto, ormai ci viene naturale. Dischi preferiti ? facciamo notte … il Brown album, Facelift, Superunknown, King for a Day, The Battle of L.A., Adrenaline, Meantime, Morrison Hotel, Blues for the Red Sun, Bleach, The Dark side of the Moon, Chaos A.D., Cowboys from Hell, State of the World Address, Downset, Scratch the Surface … sono solo un centesimo della lista con i più conosciuti.
2)Come è nata in voi la passione per la musica?
La storia è lunga soprattutto per alcuni di noi che ormai non sono più proprio dei giovanotti.
Ci accomuna il fatto che da piccoli abbiamo iniziato ad ascoltare musica e attorno ai 14-15 anni abbiamo iniziato anche a suonare. Ognuno di noi poi ha suonato in almeno tre gruppi prima di questo , generi e attitudini diverse dal metalcore, crossover, grunge, stoner rock, punk, prog, hardcore … e in alcuni casi anche il blues non è mancato.
3)Come nascono le vostre canzoni? Da dove traete ispirazione per la vostra musica?
Se c’è una cosa che mi piace dell’essere parte di questo gruppo è che non abbiamo mai dovuto pensare a tavolino dove trarre le nostre ispirazioni. Pur avendo storie ed esperienze molto diverse , il nostro modo di pensare e concepire musica è univoco e spontaneo, istintivo. Univoco lo è anche il modo di intendere gli eventi e il mondo che ci circonda. L’ipocrisia, la degenerazione dell’essere umano, la decadenza culturale e sociale sono solo alcune fonti di riflessione e rabbia che Matt con i suoi testi interpreta e traduce con le parole.
4)Ci parlate delle sonorità del vostro album appena pubblicato?
Ogni brano è una storia a sé, ma in tutti si cercano sonorità sporche ma ben definite, si cerca la solitudine, la pace e la maestosità di un deserto ma anche dissonanze e distorsioni forti che rappresentino introspezione e rabbia, l’inquietudine , il tormento, lo sdegno e una reazione interiore.
Le singole tracce, nei testi, raccontano esperienze personali e visioni della realtà degenerata attuale immerse in un contesto musicale turbolento, a cui non mancano momenti di riflessione, rabbia e reazioni incontrollate.
5)Per favore, nominate una canzone di questo album che farà impazzire i vostri fans…e spiegate perché…
Fans che impazziscono è una scena ambiziosa…Intanto cerchiamo di farci conoscere. Tornando alla domanda, è difficile rispondere. Tutte le canzoni del disco per noi sono una gemma, anche se ciascuno di noi ha delle preferenze, ovvio. Forse Surfing on my Soul, la prima traccia registrata, è quella più rappresentativa e che ci ha resi orgogliosi e consapevoli del nostro progetto, il vero punto di svolta del gruppo. Gli altri brani, pur diversi per struttura e influenze hanno sicuramente alla base quel genere di sonorità. Credo che chiunque ascolterà il disco avrà delle preferenze, ogni brano è diverso dall’altro, ma pur sempre accomunato da caratteristiche simili.
6)Come è il vostro concerto perfetto? Fate un esempio…
Sangue calci, pugni, denti che saltano… anzi no reggiseni che volano, ritornelli cantati dal pubblico e accendini accesi o torcia del cellulare, ora si usa così, no? A parte gli scherzi, alla base deve sempre esserci la condivisione con le altre band, ma anche questo non si usa più … ognuno si fa bellamente i cazzi suoi e addio scena underground!
7)Tra tutte le nazioni e i festival, dove vi piacerebbe suonare un giorno?
Un passo per volta my friend! Iniziamo a calcare qualche palco estero di dimensioni appropriate, tipo in Inghilterra in qualche club, poi ne riparliamo.
8)Cosa c’è nel futuro dei Death Town Dingo?
Siamo solo all’inizio, il progetto continua ad andare avanti, con brani nuovi, nuove collaborazioni e soprattutto con l’organizzazione di date live fuori porta e oltre confine. In previsione c’è anche l’uscita di un nuovo video che stiamo già ideando. Poi se avremo materiale sufficiente il prossimo anno potrebbe arrivare un EP o un secondo disco, ma senza fretta. Grazie per la vostra disponibilità e cortesia. Follow the dingo!