La hard rock&roll band degli Over The Edge(di cui ho recensito lo strepitoso esordio anno scorso) mi ha concesso gentilmente quest’intervista via web(la parola è nelle mani leader Jennifer Blossom,ma anche -dove indicato-alla batterista Tory Liar). Eccola,godetevela perchè questa band spacca veramente!
1.Salve a tutti!!!
Innanzitutto vi rinnovo i complimenti per il vostro disco.
La vostra musica mi sembra molto compatta, un’unione di diverse influenze,rilette però in un mood totalmente personale.
Quali sono i vostri principali riferimenti musicali?
I nostri riferimenti musicali, in modo simile quanto diverso, per ognuno di noi, fanno capo di sicuro a tutta la bellissima musica del passato, e tutto ciò che è stato e che viene tutt’oggi suonato, semplicemente e puramente col cuore.
Non amiamo limitarci e limitare il nostro “bagaglio musicale” con “etichette”, o “generi”, o a quant’altro di simile possa creare delle “barriere”…. Ascoltiamo ciò che ci commuove, ciò che ci suscita profonde emozioni, amando l’Arte in tutte le sue molteplici sfaccettature, e credendo che la vita stessa sia una continua creazione artistica.
Tutto ciò a cui c’ispiriamo è l’essenza stessa di ciò che ci circonda.
2.I testi delle vostre canzoni mi sembrano molto introspettivi.E’ così?Vi va di parlarne più approfonditamente?
(Jen) Nelle parole dei testi di “Held Breath”, è racchiusa una enorme sete di verità.
Scavare nel profondo, ricercare dentro se stessi, ricercare risposte, era l’esigenza maggiore che, nel periodo compositivo di queste canzoni, spingeva dall’interno. Una forza che andava al di là di qualsiasi “autocontrollo”!
Nel bene e nel male, la vita ci ha toccati più volte, e molto profondamente, e c’era una voglia rabbiosa di avere “spiegazioni”. Le risposte che cerchiamo, però, non sono facili da ottenere, per il momento….ma la ricerca continua, e non ha mai fine….ed è forse questo il vero motore della nostra intera vita.
3.Una delle vostre canzoni si chiama”7×7 Theory”.Da cosa deriva questo curioso titolo?
(Jen) Il numero Sette (7), simbolo per eccellenza della ricerca mistica, rappresenta ogni forma di scoperta e conoscenza. Con il numero Sette andiamo all’esplorazione delle parti più intrinseche dell’esistenza fino a giungere alla scoperta, non solo del suo scopo, ma anche del suo significato può profondo. Il Sette è considerato il numero della filosofia e dell’analisi, ma anche della solitudine e della completezza.
Con “7x7Theory” volevamo innanzitutto omaggiare un numero particolarmente caro a noi, unendolo alla sottile “differenza” che c’è tra “pazzia” e “genialità”. Due facce opposte, della stessa medaglia, confuse da sempre, nei secoli, dall’essere umano.
4.Dal disco si percepisce una forte carica,e immagino che voi amiate suonare dal vivo.
Il disco stesso rispecchia una forte attitudine”live”(perdonatemi se sbaglio).
Qual è la situazione “live”,dunque,che preferite?E qual è stato il live che ricordate con maggior affetto?
(Tory) Le situazioni ”live” che preferiamo sono diverse.Solcare grandi palchi di festival importanti oppure suonare per strada con poca strumentazione e tanto spirito di iniziativa credo che personalmente ricoprano lo stesso grado di soddisfazione personale.Quando ami suonare ed esibirti tutti i posti fanno al caso tuo.Ma, in particolare,conservo nel cuore il nostro primo live in America ad Harrisburg dove in anteprima abbiamo presentato il nostro album ”Held Breath”,eravamo 4 energie messe a nudo davanti ad un pubblico decisamente caloroso.
5.Non dev’essere facile per una band giovane e”nuova”, percorrere la”strada”della professione.
Essendo anche io musicista e conoscendo da vicino le problematiche odierne per chi”tenta” una determinata strada,vi chiedo:
Secondo voi quali sono i maggiori problemi riguardanti la musica oggi?E cosa si può fare per svegliare il torpore del pubblico italiano?
Il nostro problema maggiore oggi, è il risultato dell’avvento e la crescita del mercato pubblicitario, che ci ha resi “saturi” di sciocchi jingle, che continuamente ed ovunque, non fanno che bombardarci!
Il mondo si è intorpidito quando ha lasciato che gli altri giostrassero le proprie menti, a “loro” piacimento, senza più pensare e chiedersi perchè tutti facciano in modo che tu smetta di avere delle proprie opinioni.
Non si tratta di causualità dovute al “progresso”, ma di volontà ben precise, di “terzi” che vogliono controllarci. E quale controllo più facile, se non quello di esseri umani senza “conoscenza”, che vivono “nell’ignoranza”?!?
Oggi, tra le mani, abbiamo l ‘intera conoscenza mondiale! Con un Android o un i-phone, e motori di ricerca come ”Google”, in un secondo possiamo avere risposta a tutto ciò che vorremmo sapere! Questo, invece di renderci “liberi”, non ha fatto altro che renderci “vuoti”. Quindi Il problema siamo noi! Se vogliamo musica, o arte, in generale, che abbia spessore, validità, dobbiamo crearla e ricercarla! Dobbiamo supportarla e dobbiamo divulgarla!
Nessuno può cambiare il mondo, se il mondo non vuol cambiare! Quindi forse, l’ unico modo per cambiare qualcosa, è partendo da noi stessi. Facendo in modo di essere ciò che vorremmo vedere.
6.Vorrei saperne di più sul vostro nome e sulle origini della band.
Over the Edge,non è altro che tutto quello che è racchiusto dietro il nostro modo di vivere la musica,nonchè la vita stessa.
”Senza limiti”, ”oltre ogni confine” , miriamo ad avere una visione di quello che è l’essenza stessa del mondo.
Da questo nasce l’esigenza di omaggiare quello che semplicemente siamo.
Gli Over the Edge,nascono come ”prima bozza”nella testa di Jen nel 2007, divenendo poi il ”disegno effettivo” con l’incontro dei componenti ufficiali nel 2010 ; Jennifer Valentine Blossom – voce e chitarra, Vinz Baratta – chitarra solista, Fabe Xmass – Basso, Tory Liar – batteria
7.Il sound del disco è un muro sonoro roccioso,impressionante,ma al tempo stesso estremamente fruibile e godibile.
Come nasce la creazione di un brano,soprattutto dal lato musicale?Viene prima la musica e dopo il testo,o viceversa?
Ogni nostra creazione nasce dalla semplice necessità di comunicare quello che proviamo, che dunque viviamo, che siamo in quel momento, che sentiamo…
Essendo molto empatici fra noi, ci ritroviamo spesso a seguire inaspettatamente e magicamente un unico flusso vitale, pur mantenendo differenti le nostre idee che ci portano dunque ad un sano confronto, e che messe assieme poi, diventano il connubio perfetto, finale, che dà vita ai nostri brani.
Solitamente per noi, nasce di getto prima un’idea musicale, nonchè un’emozione che esplode in note, ed in un secondo momento, poi il tutto viene completato dalle parole di Jen, nonche autrice di tutti i testi degli Over the Edge, che sono solo un’ulteriore interpretazione in chiave letteraria di quello che c’è già in musica.
8.Qual è la canzone del vostro album che pensate sia la più rappresentativa del vostro sound?
Ogni traccia dell’album è rappresentativa del nostro sound,perchè nonostante le analogie ci sono notevoli differenze. Differenze ricercate e volute perchè ogni canzone ha la sua anima.
Non c’è una canzone sola che identifica il nostro sound,ma l’insieme di tutte le nostre creazioni.
9.Cosa consigliereste ad una band emergente con attitudine simile alla vostra che vuol cercare di farsi conoscere?
Non c’è consiglio migliore che si possa ascoltare,se non quello dettato dal proprio cuore.
10.Grazie ancora per la disponibilità.Come ultima cosa,dite quello che volete per salutare i nostri lettori!
(Tory) grazie a te per questa splendida intervista,potremmo consigliare ai lettori di seguirci su : ( www.theovertheedge.com) (www.facebook.com/theovertheedge) e sul nostro canale youtube : TheOvertheEdge Channel, e di approfondire insieme questo splendido viaggio che abbiamo intrapreso da tempo,in poche parole….. STAY TUNED