JOE SAL “Live at scimmie”
Joe Sal è un ottimo cantautore rock che arriva oggi all’esordio da solista,dopo vent’anni passati a suonare con svariate band nel circuito “underground”,ma non solo (citiamo tra le più note gli Archangel e i Kickstart);ed è proprio recente la sua collaborazione come cantante “ospite” nella Alex Carpani band,esperienza che ha arricchito ulteriormente il suo curriculum artistico,in quanto il nostro si è trovato a suonare dal vivo in numerosi locali e manifestazioni importanti anche all’estero.
Questo primo lavoro in proprio è stato registrato nel famoso locale milanese e cattura appieno l’esperienza di un live “intimo”,solo chitarra e voce (che è la situazione con cui si presenta sovente Joe adesso….direi una soluzione perfetta!):un viaggio sonoro all’insegna della passione e delle emozioni,perchè il suo rock è venato di soul,blues e spezie “alternative”….Diciamo che ho trovato subito il disco di mio gradimento,sarà che il genere mi piace molto,sarà che io e Joe siamo coetanei e chitarristi (non mi dilungherò sui miei percorsi musicali qua!),sta di fatto che questo live è davvero bello e memorabile.
“In the news” apre le danze ed è un brano energico e dalla melodia-appunto-soulful (non manca una parte più introspettiva,nella parte “centrale”);e Joe ha un’eccellente voce influenzata dalla“black music”,così come ottima è la sua prestazione alla chitarra,diretta,carica e molto dinamica.
Bellissima e struggente “Meet someday”,una canzone ariosa e solare,in cui il “soul”è sempre presente,ma più rockeggiante e che vedrei bene come un potenziale hitsingle:irresistibile la melodia,così come le settime maggiori della chitarra.
“She-cat”è una ballata notturna e sinuosa con il blues nel cuore (ma compare perfino un tocco jazzato),che rende bene l’idea della lei “felina”descritta dal testo:pura poesia in musica,oltretutto anche molto raffinata ,ma scorrevole allo stesso tempo!
“What I leave” è più meditativa ed introspettiva,addirittura quasi onirica in qualche frangente;una canzone bellissima,che mi ricorda le atmosfere rarefatte dei dischi dei due”Buckley” (Tim & Jeff,padre e figlio;ma,ovviamente,è solo un gioco di rimandi:Joe è Joe ed è personalissimo!).
Anche “Cold sting”continua su sentieri riflessivi e rarefatti:un altro bel brano luminoso ed elegante,con una melodia davvero interessante (bellissimi anche gli arpeggi chitarristici,tutti incentrati su riusciti chiaroscuri),dal cuore “alternativo”.
E dei begli arpeggi si trovano anche su “No lies”,un brano che alterna passaggi morbidi,quasi”californiani” a momenti più introspettivi e più “corposi” (ma mai sopra le righe),ma sempre molto belli e freschi …ed i brividi continuano a correre su per la schiena,in un susseguirsi di belle emozioni.
La bonus track “Don’t exist”chiude il disco in un misto di energia e riflessione:una rock song davvero originale ,che conferma ulteriormente le doti compositive ed interpretative di Joe in un’alternarsi continuo tra dinamiche minori (le strofe) e maggiori (il ritornello).
“Live at scimmie”è un lavoro cantato e suonato col cuore,che la registrazione “dal vivo” (e”intima”) rende ancora più caloroso,anche perchè non ci sono trucchi o inganni:nossignori,pure emozioni e vera musica di valore.
E Joe vince la sfida,dimostrando di essere davvero un ottimo “cavallo di razza”:grande cantante e chitarrista,e ottimo autore;sono sicuro che questo disco non passerà inosservato nemmeno all’estero,perchè le canzoni in esso contenute sono veramente magiche,e-perchè no-vibranti,potenti e dall’alto potenziale artistico;la dimostrazione che si può fare grande rock-e,più in generale,grande musica-anche con poche cose,essenziali ma fondamentali.
Quindi complimenti ancora…..tutti gli amanti delle emozioni in musica,non devono lasciarsi sfuggire questo live!