KATSUDOJI “Persi” (EP)

I Katsudoji sono una band proveniente da Cagliari e dedita ad un rock alternativo molto personale e ricco di sfumature:il loro EP-di cui sto per parlarvi-uscirà il mese prossimo.

“Calcio in culo”apre il disco con dinamiche chiaroscure,con delle belle chitarre in evidenza:il testo parla in maniera critica su un argomento molto attuale,ovvero la mancanza di punti di riferimento e di meritocrazia nel nostro paese;il tutto condito da un rock spigoloso eppure melodico,in cui riff tipicamente R&R si sposano ad un’andatura moderna,dall’attitudine indie (del brano esiste anche un riuscito e suggestivo videoclip in cui sono protagonisti degli inquietanti uomini-televisore,che sono gli stessi componenti del gruppo).

“Persi” è una canzone funkeggiante (o meglio indie-funk),anch’essa al passo coi tempi (ma c’è perfino qualche riminiscenza new wave) ed estremamente accattivante:le liriche sono introspettive (“perdo tempo a cercare il centro e tu mi rendi lenti/ai tuoi dettagli non sto più attento”) e si sposano bene all’ombrosa musica.

“Dimenticando” è un brano più spumeggiante,ma le liriche continuano ad indagare sulla sfera personale(“ancora cerco dentro me/una risposta che non c’è/ancora penso a te che fuggi il tempo e da me)”:c’è qualche riminiscenza darkeggiante,rivisitata su un’ottica moderna e godibile,con l’inquietudine che rimane sempre sullo sfondo.

“Catene” continua su sentieri umbratili eppure melodici:il testo è intriso di riflessioni malinconiche (“ancora non capisco se ho voglia di fuggire/portare indietro il tempo/E farlo ripartire”) ed il sound traduce in musica queste sensazioni;è una visione personale del pop rock,che mescola chitarre decise,una ritmica corposa ed infiltrazioni elettroniche,mai troppo esagerate.

“Il prete” chiude l’EP ed è un brano più divertente e divertito,introdotto dal theremin:è un bozzetto ironico e irresistibile,il cui protagonista è un prete in crisi d’identità;un brano davvero originale ed interessante,che è anche il mio preferito del disco (ottime anche le chitarre “twangy” ed in stile sixties che solcano il brano).

I Katsudojii dimostrano con questo EP che ci può essere un ponte tra passato,presente e futuro nella musica rock:ed è esattamente quello che fanno loro,dando una visione contemporanea ed originale del rock italiano…difatti non somigliano ad altre band del settore,e curano molto gli arrangiamenti delle loro canzoni,che risultano quindi fresche ed insolite.

Un ottimo esordio da gustare e da ascoltare con interesse e attenzione.

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