QUINTETTO ESPOSTO “naufraghi “ (Videoradio,EP)

Il Quintetto esposto si è formato a Brescia nel 2011;l’attuale line-up è composta da Matteo Ceragioli (voce),Edoardo Baroni (chitarra,balalaika),Luca Capoferri (piano,fisarmonica),Federico Brembati (basso),Nicola Romano (batteria).

La musica del gruppo è di matrice cantautorale (arricchita però da un’andatura talvolta jazzata,ma non solo) ed è quello il background principale dei musicisti;questo “Naufraghi “è il loro primo lavoro,che nasce proprio dall’esigenza di esprimere la propria “voce” nel panorama indipendente;un EP con 4 tracce molto interessanti,in attesa di un lavoro più lungo,che arriverà col tempo.

“Gitana” apre il mini con la sua particolare andatura;e si ha subito un’idea chiara della validità dei musicisti….il loro sound è ricco (tra jazz,scampoli rockeggianti-in alcuni momenti quasi progressivi-e tango in chiave “zingara” per tenere fede al titolo) e le liriche non banali “(salta,dai muoviti balla con me/il tango ancestrale più feroce che c’è/salta dai muoviti e prega perchè/questo tempo infernale batte apposta per te”) che ricordano come attitudine le storie “descrittive” di Paolo Conte.

“Per Elizabeth” continua su territori che profumano di jazz notturno:è una canzone d’amore non convenzionale,a suo modo poetica(“io con te passerei le ore del pomeriggio/per vederti fare a gara col sole e poi intimidirlo”) ,con un’atmosfera da locale fumoso di altri tempi.

“Ballata del naufragio” è il brano da cui il disco prende il titolo,ed è un pezzo più umbratile e per certi versi anche più rock,tra progressive e cantautorato (in questo caso sembra Fossati il probabile punto di riferimento per la band,rivisto naturalmente sotto l’ottica personale del gruppo):le liriche narrano il fallimento di una navigazione (“luce senza forma salvami tu dal crudele destino/luce senza forma voglio vedere di nuovo il mattino”) come spiega il titolo,e non manca nemmeno un po’ d’ironia qua e là,mai sopra le righe.

“Profughi” è un reggae notturno e chiude ottimamente l’album:l’argomento è il difficile periodo sociale che stiamo vivendo (“vedo gli ultimi giorni di un avvilito stivale/vedo persone anziane,sciupate signore/costrette a vivere dentro un vecchio cassone(…)vedo gente che scappa e che getta la spugna/vedo anche uno stato che non combina niente”).

Decisamente un esordio eccellente per il Quintetto Esposto:le 4 tracce qui contenute colpiscono per personalità ed originalità,oltre che per la bravura dei musicisti stessi.

Un ottimo antipasto per un lavoro a lunga durata che si spera possa arrivare prossimamente;nel frattempo gustatevi questo EP d’autore!

naufraghi

Webzine