USHIRO MAWASHI”Vesper”

Ushiro Mawashi è un progetto di musica ambient:dietro a questo monicker si cela il musicista calabrese Giovanni Mallamaci.

“Vesper”è il suo terzo lavoro,ed è completamente differente rispetto ai suoi precedenti;difatti,rispetto ai vecchi lavori,Giovanni ha usato qui un approccio più minimale(anche se sempre all’insegna della musica strumentale di qualità).

“Solar”apre il disco ed è una sorta di ambient chiaroscura dai contorni fantascientifici e sottilmente inquietanti;come afferma lo stesso Mallamaci nella bio,il suo intento è quello di disegnare”paesaggi mentali”….e ci riesce perfettamente.

“Elephant”continua su sentieri di dark ambient,ma in maniera più viscerale e cruda;eppure una certa armonia di fondo non viene mai meno,e appaiono anche soffici percussioni qua e là.

Ma a metà brano,il mood cambia,ed appare un pianoforte molto malinconico che cambia improvvisamente l’ossatura del pezzo,che diventa così più rilassato….e si alterna ai synth”fantascientifici”che con i loro rombi fendono l’aria.

Il pianoforte torna in evidenza sui (quasi)7 minuti di”Tundra”:una traccia avvolgente,notturna,bellissima.

Dopo un’introduzione che ci riporta ad atmosfere cinematografiche,il brano si evolve in un cadenzatissimo trip hop fascinoso e rarefatto,che talvolta sfocia in cadenze “spaziali”(quasi un incrocio tra Tangerine dream e Vangelis,ma in versione rimodernizzata e rinfrescata).

“Hooker with a penis”è l’unica cover del disco,essendo un brano dei Tool(vi ricordate”aenima”?):il rifacimento non perde la carica distorta dell’originale,ma viene destrutturato in una sorta di ambient industriale del nuovo millennio,con il caratteristico riff dell’originale in evidenza(ma con la melodia dettata da un pianoforte carico di spleen).

Un rifacimento davvero riuscito,ed insolito:e come raramente accade nell’ambito cover,pure originale(sia per la scelta,che per l’esecuzione).

Con “Cave”si ritorna nei meandri del dark ambient e delle suggestioni cinematografiche:potrebbe essere la colonna sonora perfetta per un film thriller….difatti è una traccia misteriosa ed inquietante,con un suono da carillion oscuro….

“Heisenberg”è più introspettiva,con dei reverse avvolgenti;la tensione emotiva non viene mai meno,anche se si tratta di una traccia molto cauta(e che,comunque,presenta dei picchi sonori dopo il quarto minuto,che traghettano il tutto su un mood più fantascientifico,attraverso spirali di synth glaciale e robusto).

Più delicata e minimale la penultima traccia,”Tons of water over us”,dai toni chiaroscuri e più meditativi;mentre la chiusura è affidata a “Touch”,ed al ritorno di synth analogici(talvolta in reverse) che avvolgono l’ascoltatore con una melodia che ci fa piombare di nuovo in un’atmosfera notturna e cadenzata(complici anche le percussioni elettroniche che,lievi lievi,stanno sullo sfondo).

Ushiro Mawashi:un nome che sicuramente farà parlare di sé all’interno della scena”ambient”e della musica strumentale di qualità.

Il suo sound tastieristico è nitido e dinamico,ed anche creativo ed originale nelle sue riflessioni chiaroscure….è un bene che ci siano musicisti così che trascendono le categorie,per realizzare lavori di alto spessore artistico come questo….e siamo sicuri che non sarà l’ultima sorpresa di Giovanni;per ora godiamoci e godetevi questo interessante lavoro,perchè merita veramente…..e siamo sicuri che lascerà una traccia evidente nella scena ambient.

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