MURNAU”Drone(limited edition cd)”
Murnau è un progetto dalle coordinate sonore decisamente affascinanti ed in origine era, essenzialmente,una creatura di Claudio Nastasi(chitarra),al quale si è aggiunto poi in pianta stabile Claudio Laganà(all’altra chitarra,che era già presente in alcune tracce di questo cd;ma nel disco suonano anche Giuseppe Mazzeo al basso e Pierfrancesco Romeo alla batteria).
“Drone”è un’edizione ultralimitata che comprende 2 EP usciti precedentemente in versione rimasterizzata,e arricchiti da bonus tracks.
Il Murnau-sound è completamente strumentale e di difficile catalogazione,ma è di una bellezza unica….
Potremmo dire,semplificando che i Murnau attraversano l’ambient ed il post rock,dando una visione personale e particolare di questi”generi”,creando una musica sofisticata ed altamente evocativa.
“Harlan”,che apre il lavoro,è un brano sognante,in cui le chitarre riverberate si inseguono per creare paesaggi da sogno;e l’atmosfera onirica è presente anche su”Gulav”,in maniera più malinconica,ma certamente non meno bella,tra arpeggi delicati e soli distesi.
Il mood è sempre particolarmente struggente anche nella successiva”Tear”;qui siamo dalle parti di un ambient dai contorni pastorali e progressivi,quasi una moderna visione delle intuizioni dei Popol Vuh…e c’è anche un barlume di inquietudine.
Riminiscenze shoegaze appaiono nei delicati arpeggi di”Drop”,tra i riverberi e gli echi che affascinano e avvolgono;è un breve lampo,che lascia subito spazio a”Melancolia”,che commuove ancora una volta con le sue melodie chitarristiche(ed appare anche la batteria,per la prima volta,ma è un soffio altrettanto delicato e leggero,soprattutto affidato ai piatti).
“Hope”è un frammento arioso eppure perfino darkeggiante in alcuni frangenti;le sonorità si fanno chiaroscure,ma sempre di alta qualità”emozionale”e ricordano perfino certe andature jingle-jangle in alcuni punti(quasi una rivisitazione post rock del sixties sound).
“Nach der sturm”è pura ambient struggente e rilassante,delicatamente notturna;i Murnau sanno davvero come emozionare,e questa è musica che fa davvero bene all’animo,con le sue intelaiature morbide e riflessive….
“Quiet”è più velatamente psichedelica,con i suoi reverse”incrociati”alle ambientazioni tipicamente”spaziose”e”ariose”dei Murnau;una traccia molto evocativa,che regala come sempre emozioni positive.
“before the rain”ritorna su sentieri ambient,complici anche dei rumori di fondo che,accorpati al particolare sound dei Murnau,creano un mood che fa immaginare quello che il titolo promette;mentre”pause”è un frammento diverso,insolitamente”electro”(se”hope”sembrava rivisitare arpeggi vintage,qui pare una versione”dilatata”di sentimenti dreampop).
Torna un po’ di spleen su”Last Hope sound”,in cui le chitarre si intrecciano,creando delle dolci armonie commoventi;e c’è anche un filo di speranza-come da titolo-oltre che ad un’innegabile commozione….
La”normo version”di”Quiet”è una versione più lineare dell’omonimo brano già ascoltato in precedenza:suonata a”diritto”,laddove nell’altra versione,gli arpeggi della chitarra erano al contrario…la dimostrazione che quando la sostanza c’è,ed il sound pure,una traccia strumentale è bella in più d’una versione(in questa acquista perfino più spessore,ed è comunque una cosa decisamente”diversa”).
“Winter breath”presenta un ambient più misteriosa del solito,che non rinuncia però ad un certo feeling arioso ;un brano breve,ma intenso,che crea un tappeto di indiscutibile armonia….
“Sketches”è presente in due versioni,completamente diverse ma complementari:la prima è più”scorrevole”e tintinnante,quasi una versione”shoegaze”di riminiscenze folk rock;la seconda,invece,punta le dinamiche su accenti più struggenti e decisamente avvolgenti….ed è una musica che fa commuovere,che smuove davvero qualcosa di molto personale ed intimo dentro….
Chiude il lavoro la”2007 version”di”Goccia”,dai risvolti e dalle ambientazioni cinematografiche.
E’ un brano in cui appaiono caratteristiche più vicine al post-rock più classico(e anche influenze riconducibili a certo rock alternativ0),e quella dove basso e batteria risultano più evidenti.
Band in grande forma per un affresco sonoro che,simbolicamente e maestosamente,chiude il disco come un anticipo di un nuovo corso per la band.
Murnau:un nome da non perdere…personalmente trovo questo”drone”bellissimo e ricco di spunti;il sound è ricco e carico di immagini;ed,inoltre,la struttura dei pezzi è delicata e rarefatta,ed emoziona sempre senza annoiare…potrebbe essere una colonna sonora per un film struggente(ed il nome della band non è stato scelto certamente a caso)o per delle storie personali……qualunque cosa a cui possa essere funzionale,la musica dei Murnau non perde un millimetro della sua forza evocativa..mai il romanticismo musicale è stato così palpabile…finito un ascolto del genere ci si sente in armonia con l’universo….e non lo dico per dire.
“Drone”è davvero un lavoro imperdibile per gli amanti delle sonorità strumentali e di un certo tipo di atmosfere….recuperatelo al più presto e godetevelo,ne vale assolutamente la pena.