PETER DALTREY & THE ASTEROID No.4”The journey(apollo audio,2012)”
Peter Daltrey è tornato! E con lui quelle atmosfere di delicata psichedelia che ci piacciono tanto!
In realtà Peter Daltrey non se n’è mai andato:nel corso degli anni ha registrato un’enorme mole di materiale da solista,tutto di qualità;e i suoi dischi”nuovi”sono il continuo della sua storia musicale,iniziata anni fa coi Kaleidoscope(quelli inglesi).
Per chi si fosse perso le “puntate precedenti” ci limiteremo a dire che i Kaleidoscope inglesi(da non confondere con gli omonimi americani e messicani,anche se si tratta sempre di grande musica in tutti i casi!)sono una delle band di culto del rock psichedelico,autori di due album seminali a questo nome,più un terzo,altrettanto importante,a nome Fairfield Parlour(e un quarto disco,registrato all’epoca,ma uscito solamente anni dopo e con la doppia denominazione kaleidoscope/F.P. A seconda delle stampe):e Peter ne è stato il leader,nonchè cantante e principale compositore….
Ma adesso concentriamoci su questo fantomatico nuovo lavoro(arriviamo con un po’ di ritardo,essendo uscito l’anno scorso,in verità),che è stato registrato con gli Asteroid no.4,notevole band di rock psichedelico di Filadelfia. Il nome dell’album è “The Journey”:e mai titolo fu più appropriato,perchè di un vero proprio affascinante “viaggio sonoro” si tratta.
Fin dall’apertura di “Wishing Well”il marchio di fabbrica di Peter è inconfondibile:melodie solari,musica che viene dal cuore,con quella ventata elettroacustica tra folk rock e psichedelia morbida che tanto piace a noi! Come attacca il pezzo,il tempo pare fermarsi e sembra proprio di assistere ad un concerto dei Fairfield Parlour:la freschezza del brano è impressionante,semplicemente splendido.
“Payment day”è scintillante,con le luminose chitarre”jingle-jangle”in evidenza;una canzone perfetta,che riempie il cuore e la mente di gioia e vibrazioni positive(il songwriting di Peter è rimasto intatto e riconoscibile,così come anche la sua voce,che è rimasta inalterata e perfetta nel tempo).
Memorie prettamente”british”su “Night”,appena un po’ più riflessiva nell’introduzione coi reverse,ma che svela subito il suo lato “solare”nel ritornello:un perfetto trip col cuore nella Londra del 1966/67,località Ufo Club….la notte del titolo è,appunto,il momento del sogno,ed è con questo spirito che viene affrontata la canzone. Non oscurità,quindi,ma semplicemente spirito sognante!
“Silver sailors”ci riporta su atmosfere folk rock,e anche velatamente country,un perfetto connubio tra la matrice”british”di Peter e quella americana degli Asteroid no.4(l’esecuzione mi riporta alla mente il Dylan “elettrificato”dai Byrds e i flying Burrito brothers,ma anche certi momenti dei Love più “rurali”e acustici,epoca”out here”),tra positività e una lieve malinconia.
“Modern man”è un altro tassello di psichedelia senza tempo:perfetto incrocio tra la band e Peter,e anche una sintesi di tutto il meglio della psichedelia,vintage ,senza essere però revivalista o nostalgica(il testo descrive appunto l’uomo moderno,con le sue innumerevoli contraddizioni e vacuità,non senza una certa ironia di fondo),su un tappeto di chitarre e di un’irresistibile organo dal cuore sixties(Farfisa?).
Ritorno alla luminosità con “Pounding on the door”,dalle favolose chitarre;un brano che potrebbe essere un perfetto singolo,e che farebbe gola perfino a tante band della scena indie/alternativa, che una canzone così se la sognano!
“Holy”è un drone acustico sognante di quasi 8 minuti,dall’atmosfera quasi mistica,sicuramente orientaleggiante nel suo incedere. Un sogno ad occhi aperti in cui Peter si adagia su una musica rilassante, struggente,uno di quei casi in cui la musica è veramente cura per l’anima e per il cuore:essenzialmente una traccia acustica(ma con qualche bagliore di elettricità appena accennata qua e là),con i flauti nella seconda parte,a donare un tocco”fiabesco”alle sensazioni oniriche evocate .
“Price of progress” è un altro bozzetto in cui Peter ci racconta con la tipica ironia british il suo punto di vista,riallacciandosi all’attualità descritta in “modern man”. Come sempre una grande performance da parte sua e degli asteroid no.4 che lavorano di fino;da grandi professionisti da quali sono,Peter e gli”asteroidi”non lasciano nulla al caso,ed ogni brano è come un quadro,con tanti particolari e sfaccettature che si riconoscono e si ritrovano ascolto dopo ascolto. Perfetta la voce e perfetta la musica,in un continuo crescendo di sensazioni positive,che danno la carica.
La title-track chiude l’album coi suoi 9 minuti:un mantra folk rock dominato dalle 6 corde,in cui ritornano suggestioni country vagamente accennate e mescolate alla soffice psichedelia delle tastiere che fanno capolino qua e là. Fedelmente al titolo,l’atmosfera è perfetta proprio per un “viaggio” non solo mentale,ma anche fisico;la sua pacatezza fa sì che appaiono davanti agli occhi immense praterie e immaginari naturali fantastici durante tutta la durata del brano(è la magia della musica!). Il disco scorre via che è un piacere,senza mai stancare,ed una volta finito,si deve per forza schiacciare ancora il tasto”play”e ricominciare,data la sua irresistibilità.
Peter Daltrey ancora una volta è riuscito a regalarci un capolavoro di perfezione artistica e gli asteroid no.4 si sono dimostrati dei compagni di viaggio adeguatissimi(non che ci fossero dubbi a riguardo!):le due”anime”musicali si sono perfettamente amalgamate insieme creando un qualcosa di veramente magnifico,”senza tempo” come dicevamo agli inizi,avendo un percorso musicale comune(il rock psichedelico-ma non solo-appunto,essendo Peter uno degli “iniziatori”ed esecutori storici del genere in Inghilterra,e gli asteroid no.4 dei “prosecutori”di un certo modo di fare musica).
Non ci resta che fare i nostri migliori auguri a Peter e agli Asteroid,nella speranza di vederli anche in Italia prossimamente(chissà!);dalle ultime notizie che mi sono arrivate(Peter in tour con i nuovi Kaleidoscope,gli Asteroid no.4 all’attacco con un nuovo album)siamo totalmente convinti che le sorprese positive non mancheranno di certo!!!!!!
E ricordatevi:la musica di Peter e degli Asteroid fa bene al cuore e all’anima,regalando positività a iosa. Fidatevi,non ve ne pentirete.
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