KINKY ATOMS”White noise(magnatune)”

Indietronica=indie+elettronica.

Questa la definizione con cui i Kinky atoms amano descrivere la loro musica;e,in effetti,ci prendono in pieno.

Sì perchè il duo(Fabio Properzi e Roberto Matarrese,entrambi alla chitarra,basso e pianoforte,oltre che al programming-ed il primo di loro anche alla voce)coniuga delle particolari atmosfere”alternative”a suggestioni elettroniche di grande fascino,in un connubio molto interessante;e non a caso se n’è accorta la Magnatune,etichetta californiana che ha pubblicato l’album…

Fabio e Roberto vantano già un curriculum enorme(e non solo con i Kinky Atoms,ma anche con le loro precedenti esperienze)e tutte queste influenze si riversano nella loro musica;c’è di più…le loro performance dal vivo,sono all’insegna della”multimedialità”,coinvolgendo infatti anche apparati video e quant’altro…ma veniamo adesso al sodo,cioè al disco.

Dopo una breve intro,che coniuga reverse elettronici a malinconici accordi di piano,veniamo rapiti dall’atmosfera molto particolare di”Good Question”.

La ricetta è vincente: i beat elettronici si sposano ad una melodia carica di spleen,ma limpida e lucente allo stesso tempo(memore dei radiohead),oltre ad un’attitudine”indie”che fa la differenza….davvero un mix interessante,che poi sarà sviluppato ulteriormente nel resto del disco(come vedremo).

“Over way”è originalissima,ed ha una base più”tesa”e”nervosa”:l’elettronica funge sempre da tappeto,mentre piano e voce disegnano i contorni”emozionali”del brano(e ci sono pure delle riminiscenze psichedeliche in sottofondo,ma riviste e corrette su un’ottica attualissima)….davvero un bell’esempio di indie rock moderno ed inedito(ed è anche il primo singolo estratto,disponibile tra l’altro in free download qua:https://soundcloud.com/kinky-atoms/over-way).

“Spotlights”è un brano più riflessivo,darkeggiante(con un riff in sottofondo che riporta in mente i Cure più meditativi,traghettati ai giorni nostri),ma con una bella melodia sempre in evidenza,anche se più”notturna”;così come”Slow motion”,al contrario,è più solare(anche se un certo mood”umbratile”resta sempre sotto sotto,a covare sotto le ceneri…).

Ma il disco vive di più momenti,e di diverse anime:”fall down”,ad esempio mescola influenze postpunk e new wave ad un’elettronica moderna,al passo coi tempi,mentre la melodia rimane concentrata su elementi”pop”(nel senso più nobile del termine)….il tutto condito da una voglia di sperimentare che non viene mai meno.

Malinconica e riflessiva è”Ocean breath”:pur con dei battiti”electro”che rimangono sullo sfondo,è un brano essenzialmente affidato a voce e chitarra acustica,ed è anche uno dei più belli del disco a mio avviso:introspettivo,emozionante,se vogliamo anche arioso a suo modo…

Tra memorie darkeggianti e sonorità attuali sta”It’s no time”,un altro bel brano(forse il mio preferito in assoluto),che riassume un po’ le varie anime dei Kinky Atoms,e presenta anche delle curiose inquietudini qua e là;è anche uno dei brani più sperimentali del disco,nonostante la forma”canzone”non venga mai abbandonata (e nel finale appaiono anche sottili barlumi psichedelici).

Un po’ di sperimentazione c’è anche su”Greyscale”:tra arpeggi delicati di chitarra e la voce malinconica di Fabio(che è uno degli elementi di spicco del trademark inconfondibile della band),il duo disegna degli scenari avvolgenti e quasi fantascientifici nel finale…qui la”canzone”viene dilatata e dispiegata,come a voler abbattere le barriere strofa/ritornello(e torna per un attimo l’influenza dei Radiohead più sperimentali-quelli di”kid a”,per intenderci-anche se è”usata”come canovaccio per creare un qualcosa di totalmente nuovo,uno spunto insomma).

Moderna e accattivante è”The rainbow man”:potrebbe essere un ottimo hitsingle,e non è detto che non lo diventi….il cantato è irresistibile,eppure raffinato,e non è difficile muovere il culo con le ritmiche di sottofondo(e le tastiere strizzano l’occhio al synthpop del tempo che fu,oltre che ai Kraftwerk degli anni ’80)..

La melodia è al centro dell’universo sonoro anche su”Solid ground”:ed il mood è splendente,con le sue armonie solari e più distese del solito….

“Spinning away”chiude in maniera riuscita il disco con dinamiche alternate,tra ombrosità e luce..un brano completamente strumentale,per un’atmosfera sognante,quasi”onirica”(ma non troppo)e “da film”,perfetta per rilassarsi e lasciarsi andare alla meditazione….

I Kinky atoms sono riusciti nell’intento di coniugare indie ed elettronica:siamo sicuri che il loro esempio farà proseliti,anche perchè hanno quella marcia in più che li distingue da altri gruppi all’interno della loro stessa scena…innanzitutto la capacità di scrivere grandi pezzi,ma anche quella di arrangiarli in maniera insolita ed originale,fresca….

Quindi,per tutti gli amanti sia di un certo tipo di rock soffuso e rilassato,ma anche dell’elettronica e delle sperimentazioni che tengono però conto della “struttura”delle canzoni(ed il duo ci tiene a precisare che la loro è un’elettronica dal volto umano,e difatti questo viene sempre fuori durante l’ascolto del disco,non si tratta mai di sonorità fredde,ma sempre molto articolare e cariche di emozioni vere),i Kinky Atoms sono un nome da tenere d’occhio e da non perdere:che ci crediate o meno,il moderno indie rock italiano passa anche da qui…fidatevi.

 

 

 

 

 

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