Per fare il recensore bisogna essere sicuramente obiettivi ed ascoltare in maniera oggettiva, ma tante volte capita di ascoltare qualcosa che ci emoziona facendo sì che la soggettività abbia il sopravvento.
E’ questo il caso di Sangue il primo lavoro di Orfeo, alias di Federico Reale, una manciata di canzoni di altissima qualità che racconta l’amore in tantissime sfaccettature, un soffice abbraccio colmo di malinconia che non sfocia mai nella disperazione ma si assesta sulla consapevolezza del cambiamento. L’ascolto va via velocemente nei 18 minuti scarsi dell’Ep e la prima cosa che salta all’orecchio è la chiara influenza al cantautorato italiano moderno (Dente, Brunori) e strizza l’occhio a quello più datato, De Gregori e Battisti su tutti, e proprio di quest’ultimo si sente l’eco nella Canzone dell’Erica dove il basso di Federico Bortoletto tiene egregiamente il ritmo con un testo speranzoso dove Orfeo canta del ritorno di un amore perduto. Anche tutti gli altri brani contengono delle liriche già mature, a partire da Neve, con il contributo di Filippo Corbella che arricchisce il pezzo con la sua chitarra elettrica. Stessa cosa vale per Colore, dall’inizio delicato e da un finale quasi post-rock. Quella triste è forse l’apice del disco, e non a caso è messo a metà scaletta, che potrebbe far sciogliere anche il cuore più duro (“Ma se tu ti aprissi al mondo ti ameresti così tanto che nessuno potrebbe amarti di più, anche se amarsi è così difficile ma morire per amare te è troppo facile”). In chiusura il pezzo che da il titolo all’Ep, Sangue, Dove il nostro cantautore nonostante riesca a riconoscere la bellezza della natura e della vita non trova il modo per essere in pace con se stesso, confermando che l’amore è l’unica cosa che possa riempire questo vuoto.
Sangue è sicuramente una prova di tutto rispetto per questo nuovo cantautore nostrano che si affaccia per la prima volta nella musica indipendente donandoci dei brani che riesce ad emozionare l’ascoltaore con una dolcezza in grado di riscaldare le fredde notti d’inverno.