La splendida voce di Antonella, intramontabile.
Piacevolissimo l’intreccio di strumenti acustici, fisarmoniche, archi, strumenti a percussione.
Ancora però non c’è un brano che abbia catturato la mia attenzione.
E nemmeno un testo, chissà forse al secondo ascolto.
Finora piattume.
Passiamo al secondo brano “Da Lontano” qui l’arrangiamento diventa più interessante, con quest’aria vagamente low-fi, con quell’organo Vintage e quelle note di pianoforte discrete.
Anche quando le ritmiche si sospendono e poi riprendono, danno al brano un aspetto più interessante.
Un brano sicuramente intimo e ben intrecciato, forse più compiuto di quello precedente e dai risvolti armonici più elaborati, anche se i tratti letargici sono sempre dietro l’angolo.
