Recensione album Cheap! di Brunori Sas 

L’11 Gennaio 2022 è uscito “Cheap!”, il nuovo album del cantautore Dario Brunori, in arte Brunori Sas.
Un album che vuole essere critica di vari aspetti della nostra società moderna. 
Con “Cheap!” Brunori mette in musica testi impegnati, attenuati da un arrangiamento leggero,
volutamente “homemade”, realizzando così cinque canzoni semi – ironiche che ci facciano sorridere ma
soprattutto riflettere. Cominciamo ad immergerci nell’ascolto di questo nuovo album con: 

1  Yoko Ono : a lei spetta l’onore di aprire l’album, una canzone di denuncia alla condizione della figura
femminile che ancor’oggi è messa troppo spesso in secondo piano.Ogni strofa porta un diverso punto di
riflessione, dal mettere a confronto le generazioni passate, alla critica sull’utilizzo dei social da parte delle
“ragazzine”, culminando con il paragone donna/terra dell’ultima strofa: “il destino della donna è il destino
della terra calpestata da millenni da maschietti sempre in guerra”. Il tutto contornato da sonorità sognanti,
dominato da chitarre libranti, con basso e batteria appena accennati a fare da sostegno, creando così
un’aura di sarcasmo e leggerezza. 

2 Ode al cantautore : una canzone che tratta con molta ironia la routine del musicista contemporaneo ma
soprattutto il funzionamento dell’industria musicale. È un brano decisamente divertente che attraverso le
sue sonorità proietta l’ascoltatore in un mondo allegorico di ispirazione medioevale. Qui la tastiera
elettronica la fa da padrone, con un suono di clavicembalo elettrico molto kitsch, basso e batteria in
background e una chitarra elettrica che raddoppia all’unisono la voce.

3 Il giallo addosso : dedicata a tutti i bambini/ragazzi di oggi, evidenzia le differenze che li separano solo per
l’essere nati in regioni diverse del mondo e le somiglianze che comunque li accomunano, sottolineando così
un futuro che per loro è sempre più nebuloso ed incerto. A dominare l’intero brano è il basso che intona
una melodia, raddoppiato dalla voce. La batteria procede costante ad un ritmo sostenuto creando così un
sound che rapisce ed incanta.

 

4 Italiano-Latino : citando la canzone stessa siamo di fronte ad un canto: “di protesta ma all’acqua di
rosa”. Cantato in uno spagnolo storpiato misto italiano, caratterizzato da ritmi e sonorità sudamericane, il
brano si fa beffe dei nostalgici del fascismo. Dando loro un profilo ben delineato.

5 …Figli della borghesia : a lei spetta l’arduo compito di chiudere questo album. Qui ritroviamo il carattere
che contraddistingueva i precedenti album del cantautore. I toni si fanno decisamente più seri levando alto
un grido disperato di un’intera generazione che fatica a trovare il proprio posto nel mondo. Unico
strumento ad accompagnare la voce è un pianoforte elettronico dal retrogusto malinconico che ci conduce
verso la fine di questo breve ma intenso viaggio.

Questo ultimo “mini-album” di Brunori Sas è un gioiellino di rara bellezza, che ci dona una riflessione
preziosa e non banale sulla leggerezza, un inno all’autenticità, un invito a fermarsi a riflettere e a prendere
consapevolezza di alcuni dei grandi temi più discussi degli ultimi anni. 

Riccardo Vicentini

 

Recensione album Cheap! di Brunori Sas 

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