REVO FEVER “Più forte”

Foto Revo Fever Live 1 Foto Revo Fever Live 2

 

 

I Revo Fever sono una giovanissima band milanese che-dopo 2 Ep autoprodotti-è arrivata finalmente all’esordio a lunga durata.

La formazione dei Revo fever ha vissuto momenti travagliati,e questo disco esce proprio dopo un periodo non facile per la band,complici alcuni incidenti di percorso (e nel vero senso della parola,da ciò che apprendo dalla bio) :ma già dal titolo,il gruppo dimostra la volontà di superare gli ostacoli,senza darsi per vinto.

E non è un caso che ad aprire il disco sia proprio la title-track,un inno al risollevarsi dalle proprie difficoltà (“più forte per far fronte a questo casino/più forte con tutte le mie corde”) al suono di un rock melodico dai riflessi alternativi insoliti.

“A occhi chiusi” è un altro brano dall’andatura interessante,tra riff grintosi e tempi spezzati;l’introspezione è al centro dell’attenzione (“vado ad occhi chiusi/e quando non mi cerchi/Andrò più forte”),ed il sound coniuga influenze di vario genere,mescolate sapientemente (riff stoner,riminiscenze british, folk rock e tanto altro ancora).

Anche “Tutti i santi giorni” punta sull’effetto-sorpresa:ma tutto è spontaneo,non calcolato,eppure rifinito nei minimi particolari….la freschezza del gruppo è evidente,e si riflette tanto nel corposo sound,quanto nelle liriche:i Revo Fever reinventano il rock a modo loro,tra tradizione ed innovazione,mescolando le carte in tavola,ma rimanendo diretti e “catchy”(Ed il finale presenta una spiritata coda psichedelica,che fa venire in mente i Queens of the stone age più introspettivi).

“Non chiedermi come sto” è una ballata notturna,eppure c’è sempre spensieratezza nell’attitudine del gruppo,anche quando la sfera personale prende pieghe più meditative (“non chiedermi come sto/perchè mi sono abituato male(…)/perchè lo sai che sono duro come il pane”) e anche quando nella melodia si infiltrano note più malinconiche.

“Butta giù” è un brano spumeggiante in cui il protagonista decanta le lodi della caffeina (!),in confronto ai “viaggi alcolici” degli amici;”Una volta per tutte” è un rock & roll dal testo volutamente provocatorio e scorretto (“Una volta per tutte/ti butterò giù dalle scale(..) te la farò pagare”),in cui l’esuberanza giovanile dei Revo Fever è in evidenza,con allegra bastardaggine melodica che ricorda gli anni ’70.

“Ho finito la benzina” è una traccia sincopatissima,con delle liriche taglienti (“Hai presente Ulisse?Di certo non andava in vacanza/le nostre vite tranquille/ci stanno scavando la fossa”) che non nascondono un certo sarcasmo;”L’attesa” chiude il disco con andatura da ballata rock lunatica ed è un brano un po’ più riflessivo,in cui vengono espresse le perplessità di una relazione conclusa.

Davvero bravi ed energici questi Revo Fever:la dimostrazione che si può fare grande rock,senza per forza avere un atteggiamento serioso (al contrario di tanti colleghi all’interno della scena “alternativa”)….Ad ogni modo,questi ragazzi sanno scrivere e suonare davvero bene,e gli 8 pezzi dell’album lo dimostrano,essendo memorabili e convincenti.

 

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