SIMONE PIVA & I VIOLA VELLUTO
“Polaroid….di una vecchia modernità(Gartin records/Aua)”
Simone Piva e i Viola Velluto nascono come band nel 2008,e dopo un demo,vari live importanti ed un precedente cd,arrivano oggi al secondo lavoro”ufficiale”,l’EP in questione di cui vi parleremo tra poche righe.
Il gruppo è composto,oltre da Simone Piva che è il cantante,chitarrista e principale compositore,da Christian de Franceschi(basso,voce)e Omar Della Morte(batteria).
Le 4 tracce che compongono questo Ep,sono ad alto concentrato di grande qualità rock,energia che si sposa a liriche e melodie mai banali;andiamo ad analizzarlo nel dettaglio.
La prima canzone,”Cronaca di una fine annunciata”è una storia personale,dall’atmosfera cantautorale rivista a tempo di rock:un racconto che risulta attualissimo(“questa è la storia di una ragazza/che si è sposata per amore/un amore grande/un amore forte/che ha sorvolato su debiti e porte/un amore che ha dato due figli/sacrifici e momenti di serenità”),dai risvolti forse anche un po’ amari(“passano gli anni/passan per tutti,passsan le passioni dei miei vent’anni(….)ma un bel giorno apparentemente,all’improvviso lei ha deciso di divorziare/riprendersi la vita e ricominciare a vivere”)…ma non è finita qui,perchè il finale ha un insolito colpo di scena(“questa è la storia di una ragazza/questa è la storia della mia mamma”).
Su”Ok man”ci spostiamo su territori decisamente più aggressivi:un’autostrada di hard/stoner rock&roll dai risvolti settantiani,mentre il testo è una storia urbana,cruda e credibile(“Ok man,ok/ma che brutta storia,my friend/ma quanta roba ti han trovato addosso?(…)Mio padre lo disse che solo i buoni muoiono presto/e quelli come noi saranno in giro ancora per un pezzo”)e che può avere vari livelli di lettura,non solo quella apparentemente più”diretta”.
Il piglio rock non delude mai e continua alla grande su”Fede Abbi Fede”,con liriche molto significative e sempre”straight in your face”,con una personalità graffiante in primo piano,tra pensieri personali e riflessioni sulla perdita di riferimento(“è proprio vero che ci son periodi dove trattiamo duramente il nostro corpo/trascinandolo in vizi e schiavitù/non trovi strano tutto questo?/che a vent’anni si pensa di cambiare il mondo/e quando ci si risveglia dal sogno,a trent’anni il mondo ha cambiato noi/Non sappiamo più cosa fare/non crediamo più a niente”),con ironia e con realismo,allo stesso tempo.
Grande lavoro di tutti i musicisti coinvolti:decisione,grinta e passione che vanno di pari passo.
L’EP si chiude con una traccia fantastica,che-lo dico!-sono davvero contento che esista, che sia stata scritta e registrata su disco!
Si tratta di”Vamos companeros”e condivido al 100% tutto quello che il testo dice(“Escogiterò un piano geniale per non lavorare più in fabbrica/Dai,che lo sai bene anche tu/che siamo più artisti che operai”).
E’ un brano che coverizzerei all’istante per la totale stima,dato che affronta un argomento che mi sta molto a cuore:il sentimento che molti musicisti,artisti,ma anche semplici“esseri umani” condividono non poteva essere espresso in maniera migliore e coerente,sulle note di un rock sempre aggressivo,ma con gusto e personalità.
Brutale,diretto,onesto,ma mai fine a sé stesso(“Per vivere una vita che altri vogliono cucirmi addosso”è una frase lampante ed esplicativa)ma senza perdere la speranza(“cambiamo il mondo/perchè tutti gli altri scherzano”).
Come dire:quello che molte persone pensano,ma non hanno mai osato dire così schiettamente(oppure non hanno avuto i mezzi o la lucidità per farlo in maniera tanto compiuta).
E così si chiude il disco,con la voglia di ricominciare a sentirlo dall’inizio,date le sue enormi qualità…..
Davvero un gran bell’EP e lo dico ancora una volta:massima stima per Simone Piva e i Viola Velluto,autori di una musica energica e dalle liriche personali ed originali.
Continuate così,ragazzi,siete davvero un esempio per molti….lo dico con la sincerità che dà sempre mi contraddistingue(e che sempre mi contraddistinguerà).
Rock on,brothers!