Andiamo dritti al track by track per questo disco che si preannuncia succulento e scoppiettante. Carmica è l’emblema del miglior sound indie-rock che si possa desiderare, con melodie sinuose tra Verdena e Placebo, chitarre ben intrecciate e ritmiche nerborute. Testi levigati, ma semplici
Sogno no stop apre con una chitarra acustica onirica dalle atmosfere vagamente astratte, si appoggia una voce effettata e un basso statico corposissimo dà grandi suggestioni all’ascoltatore.
Pur utilizzando strumentazione acustica, si dà grande prova di psichedelia con ritmiche serratissima di una precisione spaventosa.
Il sentimento del tempo ha un’andatura vagamente pop e scanzonata senza mai abbandonare quello spirito fortemente rock-indie che caratterizza tutto il progetto.
Libero ricorda un po’ la struttura astratta di “Sogno no stop”, la melodia rende benissimo il significato delle liriche, quasi in modo descrittivo.
Panic V è un brano enigmatico e allo stesso tempo inquietante che sprigiona grande energia ed un pizzico di nichilismo.
Solea è uno dei brani più leggeri dell’album, non dal punto di vista dell’orecchiabilità, ma delle sensazioni, forse più di “Libero” e de “Il sentimento del tempo”.
Box ten ha groove, riprende le sensazioni di “Carmica”, insomma, ogni brano è sempre e comunque collegato a tutti gli altri.
Tv Show non può non iniziare con della sana musica aleatoria, tratta da elaborazioni sonore di programmi tv, per poi esplodere in un rockeggiare forsennato.
La tua immagine è forse uno dei brani più raffinati dell’album, un cantato ben scandito e armonioso, il tutto con un’effettistica molto curata.
Un abbisso che ci scopre chiude in bilico tra oniricità e rockeggiare, ma con una lenta cadenza e potente allo stesso tempo. Questa è una registrazione live.
Queste dieci tracce si ascoltano una dopo l’altra, quasi a divorarle.
Un indie rock di qualità con grande cura dei particolari.
Esce autoprodotto mercoledì 6 dicembre l’album d’esordio dei Telegraph Tehran, trio shoegaze rock con base operativa a Bologna.
Anticipato dal singolo “Panic V”, “Spettri da Scacciare” unisce quelle che sono le principali influenze della band: poesia metropolitana e distorsioni grunge. Un rock diretto e senza filtri, anche per questo cantato rigorosamente in italiano.
“L’album secondo noi ha una sua omogeneità e il filo conduttore di tutto il disco oltre al sound è nell’essere riusciti ad alternare suoni esplicitamente graffianti con tracce più riflessive e intime. Accostare muri di suono ad atmosfere più lievi”
Registrato allo Studio Spaziale di Bologna e mixato da Andrea Giannesi, l’esordio discografico dei Telegraph Tehran è impreziosito dall’artwork di Irene Fenara, giovane artista bolognese specializzata in video, fotografia e installazioni.
Disponibile da mercoledì 6 dicembre in streaming e copia fisica. Buon ascolto.
Info
USCITA: 6 dicembre 2017
PROVENIENZA: Bologna
GENERE: Shoegaze, rock
FACEBOOK: https://www.facebook.com/telegraphtehran/
CONTATTI: telegraphtehran@gmail.com