A cura di Daniele Tolu

Se immaginiamo di suddividere la mente in tre parti cosi composte: codici istintivi primordiali(dove risiede l’io vergine, l’Es), l’inconscio-memoria e il conscio, posso presentare la mia teoria riguardo l’immortalità del Sé o dell’Es che incorpora l’io vergine.

Alla nascita l’io vergine registra tutto, ogni insegnamento, ogni esperienza, ogni influenza verbale e non, sino a crescere e prendere coscienza di se stesso, qui avviene la separazione illusoria con il tutto, nasce l’io cosciente. Ricordiamo però che l’io è uno strumento dei codici istintivi, solo in parte funziona il libero arbitrio, per una buona percentuale il conscio è condizionato dai codici istintivi. Con la conoscenza subentra l’ignoranza della verità, come diceva il buddha o Gesù, si viene immersi sin da piccoli in lavabi di realtà fantastiche a scopo di lucro, con l’intento di governare le menti (vedi cristianesimo). L’io colto, quasi mai è consapevole della vera realtà, esso è condizionato. Infatti in realtà siamo un insieme di codici istintivi, un Io vergine, una scintilla di energia che dirige in parte il destino. Quando Gesù diceva che la morte non esisterà più, intendeva dimostrare che l’io vergine e i codici istintivi si reincarnano all’infinito, in nuovi corpi, la morte del Sé non esiste. Siamo nati eterni,  siamo un codice, siamo energia immortale, siamo uno. Non c’è suddivisione, la suddivisione è virtuale, serve per la procreazione, per la sopravvivenza. Unire sessualmente più corpi possibili, in modo che il codice abbia materia dove incarnarsi. Siamo il sé, l’es, l’io vergine. Le esperienze di vita sono mortali, nome, cognome, ego, super io, memoria, tutto questo morirà con il corpo. L’ego non accetta questo perche non vuole morire, non ama sentirsi virtuale, esso vuole essere al centro dell’attenzione (sempre per istinto). Ricordate siete qui per sperimentare e gioire, non siete mai nati mai morti, siete l’io vergine guidato dal bagaglio degli istinti. In parole povere siamo una scintilla di energia con un software gestionale uguale per tutti. Tutti i vari programmi che installiamo nella mente durante la vita servono per perseguire lo scopo degli istinti. Ecco perché Gesu era il tramite del padre, esso non parlava da sé, ma era la parola del padre, senza filtri dell’ego e del vissuto personale.

Il buddha parla dell’ignoranza che offusca la reale visione. Il nirvana è il completo stato di vuoto, dove l’Io ritorna bambino, puro, senza cultura illusoria. Ecco cosa siamo, il Sé, l’Es, un codice di istinti eterni, di cui in prestito abbiamo l’Io. Quindi non identifichiamoci con l’ego, con il nostro vissuto, con l’Io colto, identifichiamoci come energia eterna, il sé. Ecco che allora saremo immortali. Attenzione ai credi artificiali, che vanno in contrasto tra loro, il Dio e’ uno, un codice geniale presente nella materia vivente.

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