Ciao Monica, abbiamo avuto già modo di recensire il tuo bellissimo disco “Ali”.
Perché hai deciso di estrarre “Light” come secondo singolo?
Ho pensato a “Light” per la carica emotiva e per le sonorità che ricordano i mondi irlandesi a me tanto familiari.
Ho pensato a “Light” per la carica emotiva e per le sonorità che ricordano i mondi irlandesi a me tanto familiari.
Se ti va, dacci qualche info e curiosità in più su questo brano.
Ho scritto questo brano pensando a quante volte, per paura di fallire nuovamente, ci nascondiamo in noi stessi e scegliamo a volte di annullarci. Ma anche nel buio più profondo c’è sempre una “luce” seppur fioca e bisognosa di ossigeno, c’è e vuole tornare a splendere per noi.
Ho scritto questo brano pensando a quante volte, per paura di fallire nuovamente, ci nascondiamo in noi stessi e scegliamo a volte di annullarci. Ma anche nel buio più profondo c’è sempre una “luce” seppur fioca e bisognosa di ossigeno, c’è e vuole tornare a splendere per noi.
Parlaci del tuo rapporto con il teatro e di come hai intrecciato ad esso la tua attività musicale.
Amo fortemente la musica-immagine ovvero descrivere in musica ciò che il mio cuore riesce a cogliere dal mondo circostante. Ricordo con la stessa emozione il giorno in cui la compagnia teatrale del mio paese mi cercò tramite mio padre, ero giovanissima. Mi chiamarono per creare la colonna sonora originale della loro nuova rappresentazione. Non stavo più nella pelle! E così ho dato vita alla mia prima colonna sonora per la commedia “La Verità di Mezzanotte”. Da quel momento ho capito ancor di più che quello era davvero il mio più grande sogno.
Per tutti quelli che conoscono solo “Ali”, parlaci dei tuoi dischi precedenti, come Beyond 9 del 2007, ad esempio.
“Beyond 9” è il mio primo album. Come “Ali”, si tratta di un concept e comprende 9 miei brani. Il suo concept ruota intorno ai 4 elementi della natura, acqua, fuoco, terra e aria. E’ un viaggio intorno al mondo e ogni brano racconta una storia che richiama il suo elemento.
La maggior parte dei brani pubblicati sono in inglese, tranne qualche eccezione, ricordiamo infatti “Olio su tela” o “L’acqua che verrà”, oppure “Infinita infinità”.
Come mai questa scelta?
In realtà tutto dipende dall’ispirazione. Normalmente la lascio fluire e tutto avviene spontaneamente. Una melodia comincia a risuonare nella mia testa, la seguo al pianoforte e spesso scrivo le prime parole del testo, se non addirittura il testo intero. Quando scrivo non sempre rileggo, di solito rileggo alla fine ed è li che mi si apre un mondo. Che sia in inglese o italiano ha poca importanza, è il significato ciò che davvero conta.
Come i tuoi viaggi hanno inciso nella produzione musicale?
Considero il viaggio elemento fondamentale per la mia crescita personale ed artistica. Penso che aprire gli orizzonti a nuovi luoghi, scenari, culture e tradizioni non abbia eguali. Tutto ciò ha senz’altro alimentato la mia creatività e tanti dei miei brani infatti sono nati “in viaggio”.
Parlaci della tua formazione, in particolare quella jazz, in riferimento alle lezioni di canto con la nota cantante Tiziana Ghiglioni.
Ho iniziato a studiare canto jazz intorno ai 20 anni. Mi sono accostata a queste meravigliose sonorità dopo aver ascoltato diversi concerti e in particolare quello della nota cantante Tiziana Ghiglioni con cui ho poi iniziato un percorso di studio dapprima presso il CPM di Milano e poi privatamente. Non posso che ringraziarla per i suoi preziosi insegnamenti che porto ancora con me e che mi hanno consentito di migliorarmi e lavorare sulla mia vocalità.
Questo che leggeremo, è un tuo bellissimo pensiero:
«Ho scelto di chiamare il mio nuovo progetto “Ali” perché alla fine di ogni storia c’è sempre un’apertura, un volo liberatorio verso l’amore e lontano da ciò che non lo rappresenta. Una sorta di passaggio dal buio alla luce in cui vivere il vero amore, riscoprirlo nella solitudine o semplicemente ritrovare la propria essenza lontano da sentimenti ormai aridi e spenti».
Ti va di approfondirlo?
Quando ho raccolto i brani che avrebbero composto il mio nuovo album ho subito pensato ad un’apertura, un cambiamento, un rinnovamento. Il titolo è stato immediato, Ali. Un volo verso il sereno, i colori, i sentimenti veri. Questa la mia speranza e questo il mio augurio a chiunque senta il bisogno di fare quel salto che anch’io ho tanto atteso ma che sa di libertà!
Come sta andando la promozione di “Ali”? Parlaci degli eventuali sviluppi dall’ultima nostra recensione di giugno.
“Ali” ha ottenuto tante splendide recensioni e di questo ne sono onorata. Inoltre ogni giorno ricevo messaggi, impressioni da ascoltatori sempre nuovi e questo mi dona una carica speciale. Raggiungere il cuore di chi ascolta è da sempre il mio più grande intento.
Sai già quale sarà il prossimo singolo estratto dell’album?
Ci sarà un terzo singolo che uscirà ad Ottobre… per adesso non lo svelo.
Prossimi programmi artistici?
Siamo pronti per la parte Live e non vediamo l’ora!