NEW DISORDER “Dissociety” (Revalve records)
I New Disorder sono una band romana dedita ad un hard rock melodico e dalle venature alternative;”Dissociety” è il loro nuovo disco,il primo a lunga durata,che arriva dopo altri 2 Ep,numerosi live in giro per il mondo ed alcuni cambi di line-up (la formazione è oggi così composta:Francesco Lattes – voce,Fabrizio Proietti – chitarra,Alex Trotto – chitarra,Ivano Adamo – basso/cori,Luca Mancini – batteria ).
Le 11 tracce qui contenute sono molto moderne,potenti e allo stesso ricche di melodia,con un’attenzione magistrale anche verso gli arrangiamenti.
“From life to death”è la traccia che apre l’album,con un’andatura ombrosa e allo stesso tempo corposa ed “emozionale”,con delle belle chitarre in evidenza e la solida sezione ritmica,che insieme alla bella voce melodica di Francesco formano lo stile molto particolare della band.
“Escape” è un brano più pacato,dalla melodia “alternativa” e drammatica,eppure arricchito come sempre da sequenze hard potenti e rocciose (bello e portentoso l’assolo chitarristico);”Break out into disorder”è una visione ultramoderna di sonorità nu metal,riviste e corrette secondo l’ottica dei New Disorder e quindi estremamente catchy,ma mai banale (tra l’altro il pezzo presenta anche degli improvvisi stacchi progressive qua e là,mentre il ritornello mescola insieme influenze Korniane a qualche riminiscenza dei Muse più “pesanti”).
“Atomic suicide” è apparentemente più “diretta”;in realtà,se la base è sempre hard rock,c’è anche un grande lavoro di rifinitura dietro (ma,nonostante questo,la canzone è sempre scorrevole):il brano ha due anime legate insieme,da un lato quella melodica e in un certo senso “radiofonica” (che va di pari passo con l’introspezione lirica),dall’altro quella legata alla potenza sonora,in cui la struttura rock presenta varie sfumature,tra frammenti “estremi” e momenti più complessi strutturalmente (gli stacchi sono quasi progressive).
“Free from the dark” è,fedelmente al titolo,un brano più ombroso e notturno,con un pianoforte molto atmosferico nell’introduzione; il tutto rimane nei meandri di un hard rock melodico molto moderno,con un cantato molto arioso.
“Another hero to save” è molto elaborata e complicata:ha un’andatura iniziale quasi da speed metal,poi il brano diventa più cadenzato…La melodia rimane ovviamente sempre al centro dell’universo sonoro dei New Disorder,ma stavolta fa da “collante” ad un brano che non è troppo distante dal progressive metal (seppur con il consueto tappeto hard/alternative sullo sfondo).
Con “Sick feeling as you” si ritorna su andature più dirette,ma non scontate,tra ritmiche serrate e melodia scura;”Last breath” è uno dei miei brani preferiti….non si fa mai a meno della potenza e della melodia che rimangono sempre al centro dell’universo sonoro,ma qui vengono svelate insolite influenze psichedeliche nell’introduzione e anche a metà brano.
“Blue skies” è uno dei vertici assoluti del disco,con le sue cadenze post grunge nelle strofe ed il ritornello estremamente orecchiabile;”Hollywood burns” è un manifesto programmatico di hard rock “moderno” e fiammeggiante,con al centro un bel cantato,raffinato e tutto incentrato sui chiaroscuri. Da segnalare un ottimo solo chitarristico,di stampo virtuosistico e metal.
Chiude il disco la seconda parte di “Escape”,più umbratile e ricercata della prima,ma sempre ricca di elementi d’interesse (da segnalare gli arpeggi darkeggianti della chitarra,che donano al pezzo un’atmosfera “settantiana”).
Direi che si tratta di un disco ottimamente suonato e composto,in cui i New Disorder dimostrano di avere una propria personalità:la loro musica è carica e ricca di varie sfumature,tutte sapientemente legate tra di loro in maniera indissolubile…e sono sicuro che potrebbe avere grande successo anche all’estero,per l’indiscussa qualità del materiale,che si presta anche ad una “esportazione” (complice anche l’ottima pronuncia inglese!”)…bravi davvero…Un esempio di come grinta,melodia e complessità armonica possono convivere perfettamente sullo stesso tetto.