M’ORS “M’ors”(Calacas records,2013)
I M’ors sono un sestetto dedito ad un rock d’autore fresco e solare,molto interessante e degno di nota.
Il loro primo,omonimo,lavoro è un riuscito cd in cui atmosfere estive si rincorrono tra melodie mai banali,testi interessanti e sonorità accattivanti e ricercate al tempo stesso.
La band è composta da:Marco Orsini(voce),Jack Tormenta(basso),Ciuzz(chitarra acutsica),Pica(chitarra elettrica),Piddu(percussioni)e Zena(tastiere e synth).
Le canzoni dei M’ors sono come dei piccoli,ma affascinanti affreschi sonori,che rappresentano scene di vita quotidiana,o come dice la loro stessa bio”contrasti di situazioni,sfondi sociali e colori”: a volte affidati a delicate tinte pastello,a volte acquarelli,a volte passionali,comunque sempre estremamente godibili e rilassanti,freschi…..perfetti per la primavera e per l’estate che arriverà!
Fin dalle prime note di “Eritrea”,siamo cullati in un’atmosfera che definirei”tropical rock”,con le sue atmosfere distese e rilassanti,e allo stesso tempo gioiose:la chiave è l’immaginazione,il percorrere con la mente luoghi nuovi mai visitati prima…..
“Poesia”ha un sapore country rock e vaghe reminiscenze cantautorali ;bellissima melodia,con il sole sempre in evidenza…è la vita stessa e le sue sfaccettature ad essere poesia(o come dice il testo”Io e te…poesia”)…..molti bravi tutti i musicisti e il cantante,dotato di una bella voce personale.
Mood reggae/settantiano ne”Il mio amico Gramsci”,un pezzo veramente di ottima fattura e con un testo originale,molto attuale con un pizzico di ironia(“la gente crede di essere importante perchè non ha la visuale del mondo/Se fosse guidata dall’alto/ e giù fino in fondo/avrebbe forse più coscienza di sé/E solo in pochi hanno voglia di lottare,mentre gli altri guardano il proprio orticello/e fate attenzione al governo,che vi ruba anche quello/e non venite a piangere da me”).
Un pezzo “partigiano” (e non poteva essere altrimenti),ma allo stesso tempo riflessivo,che affronta anche i rapporti di coppia,davvero ben congegnato e riuscitissimo;testo e musica si sposano alla perfezione,ed è sicuramente una delle mie preferite del disco,veramente una perla.
Dal sapore Beatlesiano è “Rock-co-co”,ed è un altro testo in cui mi rispecchio profondamente,dal ritornello scanzonato e giocoso(“ma per quelli come noi/che non siamo voi/che cantiamo sempre fuori dal coro/ci vorrebbe un’astronave quaggiù/che lanciasse raggi rock”);un brano godibilissimo,un diamante pop rock dalle varie sfaccettature,che potrebbe funzionare anche come singolo. Anche qui viene affrontata l’attualità,ma senza retorica,con leggera ironia che ti fa pensare senza scadere in volgarità e ripetizioni.
Sapori country e folk rock ritornano in “Fantasia”,rilassante e bucolica,quasi un incrocio tra i Byrds e le melodie beat anni ’60 dell’ Equipe 84,;vengono in mente immagini di immense praterie,libere….ma non solo. Si parla anche di libertà,ed in un certo senso i M’Ors suonano come dei moderni hippies:cioè,a mio avviso,è come se prendessero il meglio degli ideali di quel movimento(non solo le influenze musicali)e se ne facessero portavoce(ed anche per questo li trovo molto simpatici!). C’è anche da dire che i testi sono molto importanti per i M’ors-almeno quanto la musica-,ed anche questo infatti è molto significativo(“Sono sicuro che sia più vera della realtà/fantasia,chi non ti crede vedrà/che la rivoluzione vincerà/che la politica morirà e la polizia mai più ci fermerà”).
Voglie acustiche anche su”Il re nel fango”e ritornano i temi sociali,affrontati in maniera lucida e personale,ma mai “tetra”. Ed il sorriso brilla anche quando la situazione non è facile(“sperando arrivi un raggio di sole/nel buio pesto che regna attorno a me/che venga qui a schiarire e sputtani qul potere di chi anche se vecchio e impotente si sente un re(….)(”);un modo maturo e allo stesso tempo semplice di affrontare l’attualità,senza fronzoli. Lode ancora una volta ai M’ors.
Un altro dei più bei pezzi del disco è l’elettroacustica “Anima nera”,che a quanto ho capito è una “demo version”(così recita il sottotitolo):non ci è dato sapere se ci sarà una futura versione,o se molto più probabilmente si tratta di un demo messo su disco così com’è,ma sta di fatto che il brano è bellissimo e riuscito,suonato e registrato divinamente. Le favolose chitarre si sposano con la melodia e la poesia del testo,che racconta lo spezzarsi delle barriere,in amore così come in cultura e nei rapporti personali….non esistono confini,non esistono muri(“se guardi la pelle è bianca ma ha l’anima nera e non lo sa”)….
Confesso che è uno di quei brani così accattivanti,che potrei andare avanti ad ascoltarlo per 4-5 volte di seguito(come succede con tutti quei brani che mi colpiscono nell’intimo)…ed infatti…..Senza ombra di dubbio la mia preferita del disco,in cui si rincorrono diverse anime mescolate insieme,semi di psichedelia,progressive rock minimale appena accennato,folk rock sempre in evidenza….una canzone ariosa(e forse anche “spirituale”,se mi si può concedere il termine),che è come una secchiata d’acqua fresca e rigenerante nel deserto….e piena di profumi……se capite cosa voglio dire.
Dall’andatura curiosa,vagamente jazzata è “Pericolante”,e ancora una volta i M’ors centrano il bersaglio. Impossibile non rivedersi nelle parole del suo testo,che narra le difficoltà di una giovane coppia innamorata alle prese con il precariato(ragazzi,sfondate una porta aperta:è incredibile come mi sia rivisto nei vostri testi),e allo stesso tempo una riflessione sull’italietta di oggi,sulla mafia,sull’ingiustizia sociale(“Governo ladro animale,sembra un maiale(…) lavoro sempre più assente(..)”)…..
Infuocata è “Tutti in piazza”ed è ciò che il titolo anticipa:un brano dall’anima”combat”,piena di passione sincera(“T’incazzerai,quando li senti parlare(,….)poi tu li vorrai davanti ad un tribunale/tu li guarderai marcire dietro le sbarre,li guarderai/ma poi vorrai cultura,amore e lavoro/non stai chiedendo troppo,sai/se vuoi diritti,li avrai”),dedicata a tutte le ragazze combattive e con veri ideali(non solo alla figura femminile che viene citata nel testo),ma anche a tutti gli esseri umani per cui la dignità,l’onestà valgono ancora qualcosa….un testo che andrebbe tatuato in fronte a tutti gli odiosi ,schifosi politici nullafacenti!!!!(e non solo a loro…).
Ritorna un’ atmosfera psichedelica e quasi progressiva su”Il lungo viaggio”,la storia di una donna africana venuta nel nostro paese e delle sue passate difficoltà di sopravvivenza(ma anche delle sue speranze)….un altro brano di eccellenza sonora,dove poesia e musica si compenetrano alla perfezione. Coda da urlo,affidata ad un recitato riuscito e ad una riuscita jam strumentale.
Si chiude alla perfezione questo omonimo lavoro dei M’ors,un esordio eccellente in cui non cambierei nemmeno una virgola,da quanto è vibrante e favoloso.
Sono sicuro che il futuro dei M’Ors sarà limpido e radioso,così com’è la loro musica:raramente mi sono ritrovato così a fondo in un disco dei nostri tempi,e devo dire che questi ragazzi mi hanno emozionato davvero tanto. Auguro loro le migliori cose,perchè se lo meritano davvero:quando c’è passione,corenza e onestà intellettuale,si sente e questo loro “prodotto” fa la differenza,è arte con la A maiuscola…..un lavoro davvero ottimo,semplice ma allo stesso tempo”completo”,che arriva diritto al cuore dell’ascoltatore;inoltre c’è da dire che i M’Ors sono tutti ottimi musicisti,e dotati di un frontman degno di questo nome,veramente armato di una voce perfetta e senza sbavature o esagerazioni.
Se amate un certo tipo di rock combattivo,con melodia ma senza banalità,poetico e interessante al tempo stesso,scevro di ogni malinconia e pessimismo,questo è il disco che fa sicuramente per voi!
Provare,anzi ascoltare per credere!
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