Alla ricerca di una fama che scavalchi le Alpi e attraversi l’Oceano Atlantico, il trio italo-americano Supercats and the Badger fornito di un buon biglietto, Time Machine, si è messo in viaggio.
La band, composta dallo statunitense Mike Nash (voce e chitarra) e dai bolognesi Marco Tassoni (basso) e Claudio Testoni (batteria), nel 2015 ha trovato una fruttuosa collaborazione con il musicista e compositore di fama Massimo Zanotti, grazie all’aiuto del quale è nato nel 2016 il secondo album della band, Time Machine appunto, preceduto dal primo, omonimo Supercats and the Badger.
12 brani cantati in inglese che pur mantenendo una forte impronta blues e funky, genere di riferimento del gruppo, comprendono anche linee di rock e di pop, con suoni di chitarra che ricordano gli anni 70.
Time Machine parte con il singolo Melody il cui ritmo rock indie viene potenziato da un’impennata vocale che dà al pezzo maggiore solennità; continua con Threads, pezzo più lento di ispirazioni Seventies e con importanti elementi jazz blues arrivando poi alla dolce ballata di Somebody New o al pezzo Infinity la cui clip musicale ricorda alla lontana l’opening del telefilm True detective. Non per niente è riuscito ad aggiudicarsi il premio di “Video del mese” su SoundsGood Webzine.
Un disco davvero ben studiato, con un utilizzo azzeccato di ottoni e cori a conferire ai brani maggior pregio, insomma un ottimo ticket di viaggio che può portare i Supercats and the Badger molto lontano.
Supercats and the Badger: Time Machine, un biglietto per il successo